mercoledì 22 maggio 2019

Poesia Plutone


Plutone

Se Plutone diventato ambientalista
emergesse dal profondo degli inferi
per collocare la sua officina infernale
sceglierebbe la sponda del fiume,
caro al placido Eridano.
Sceglierebbe un involucro di metallo spesso
per ricoprire i crogioli roventi
e celarli agli ignari passanti
che godono della vista delle tranquille acque.
Imporrebbe ai suoi schiavi colate notturne
per fare sì che le tenebre coprano
con il loro manto cupo
i rossi bagliori delle colate
che potrebbero arrossare il cielo.
Il silenzio del buio sarebbe interrotto
solo dall’assordante rumore degli altiforni.
Qualcuno oserà mai turbare il lavoro del Dio?
Solo i guardiani del Po, i vogatori
che intrepidi affrontano
il buio della notte per guardare
il pallore della luna nuova
e per sentire lo sciacquio
dei remi sull’acqua cupa ma tranquilla.
Loro guardiani di Eridano potrebbero
non tollerare la presenza ostile
e ricacciare Plutone nell’abisso degli inferi.

Nessun commento:

Posta un commento