La separazione (o divisione) dei poteri è uno dei principi fondamentali dello stato di diritto e della democrazia liberale. Consiste nell'individuazione di tre funzioni pubbliche nell'ambito della sovranità dello Stato – legislazione, amministrazione e giurisdizione – e nell'attribuzione delle stesse a tre distinti poteri dello stato, intesi come organi o complessi di organi dello Stato indipendenti dagli altri poteri: il potere legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario.
Questo principio presuppone però che ognuno eserciti il proprio
potere, ma se uno di tali apparati vuole condizionare un altro apparato
ponendogli dei limiti nell'esercizio della propria funzione?
Se un potere ad esempio vuole
essere economicamente più forte o dettare linee di condotta all'altro?
Se un potere non accetta il
famoso modus in rebus e non accetta i suoi fines lo scontro di potere sarà
inevitabile.
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