lunedì 16 settembre 2019

affitti turistici abusivi Venezia


Affitti turistici abusivi a Venezia e Mestre
LA guardia di finanza ha diffuso i risultati degli ultimi mesi nel settore del contrasto agli affitti turistici abusivi, operazioni svolte in collaborazione con la polizia municipale. In tutto sono 45 i controlli a b&b e affittacamere tra Venezia e Mestre, con irregolarità di vario genere riscontrate in 37 casi e sanzioni per 120mila euro. Ventidue gestori sono stati denunciati per non aver comunicato alla questura i dati sulle persone ospitate. Notevole il dato sui profitti non dichiarati, calcolato a partire dal 2017: quelli scoperti ammontano a oltre 1,5 milioni di euro, l'iva evasa a 290mila euro, l'imposta di soggiorno non versata a oltre 10mila euro. Le irregolarità riguardano affitti abusivi ma anche impiego di personale in nero. Gli accertamenti sono stati eseguiti dai finanzieri del 1° e del 2° Nucleo operativo metropolitano di Venezia, assieme agli agenti della polizia locale, e le ispezioni sono scaturite in molti casi dall’analisi delle inserzioni online, ma anche dalle segnalazioni di semplici cittadini raccolte nel portale “GeoIDS” del Comune di Venezia.
Alcuni dei casi più eclatanti: una struttura a Dorsoduro, gestita da un coreano e dichiarata come b&b, era in realtà un ostello totalmente abusivo, nel quale, a fronte dei 9 posti letto dichiarati, ne erano stati allestiti 28. In un altro caso, a Cannaregio, un italiano è stato scoperto a gestire 4 distinti appartamenti adibiti a locazione turistica, per i quali non era stata inoltrata alcuna denuncia alle autorità; uno di questi risultava accatastato come ufficio. Nella stessa zona, i finanzieri hanno intercettato una comitiva di 6 turisti asiatici che stavano lasciando l'alloggio in cui avevano pernottato e che non avevano avuto alcuna ricevuta (avevano speso 560 euro); inoltre, la struttura era carente dei requisiti igienici minimi e le pareti interne erano state abbattute abusivamente, per trasformare le 5 camere presenti in 3 più grandi. A Dorsoduro, i finanzieri hanno individuato in un b&b tre lavoratori di nazionalità coreana impiegati in nero in mansioni di receptionist e assistenza per il servizio di colazione; immediata la contestazione al gestore che, aderendo alla procedura di diffida intimatagli dai militari, ha optato per il pagamento immediato di una sanzione amministrativa di 6mila euro.

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