Il disegno di legge anticorruzione. Il cosiddetto “spazzacorrotti”,
così battezzato dal ministro della giustizia Alfonso Bonafede, è stata firmato
dal presidente della repubblica Mattarella
la nuova legge interviene sulla trasparenza dei partiti
e regolamenta per la prima volta il mondo delle fondazioni politiche, ambito
che da anni monitoriamo, e per cui da tempo chiediamo un contributo del
parlamento.
Nonostante alcune criticità che andranno chiarite nei
prossimi mesi, una volta a regime la norma permetterà di comprendere
meglio il fenomeno, facendo emergere informazioni cruciali su queste strutture,
e rendendo più trasparente il tema del finanziamento alla politica.
Finalmente una legge, anche grazie a openpolis
L’intervenire normativamente sul mondo delle fondazioni
politiche rappresenta certamente un elemento positivo: finalmente il parlamento
ha iniziato a prestare attenzione ad un mondo su cui, come openpolis, puntiamo
il faro dal 2015.
Il nostro censimento di think tank e fondazioni ha
contribuito alla stesura della relazione tecnica presentata dal governo sul
provvedimento.
Nonostante il passo fatto in avanti sia notevole, dobbiamo
necessariamente commentare alcuni elementi della norma che non sembrano essere
del tutto soddisfacenti. Elementi che fanno emergere criticità che andranno in
qualche modo affrontate nei prossimi mesi.
Il provvedimento equipara le fondazioni, associazioni e
comitati politici ai partiti e movimenti politici. Nel farlo ne amplia
notevolmente la definizione rispetto a quella introdotta dal decreto legge 149
del 2013. In questo senso vengono riconosciuti i seguenti parametri, e vengono
equiparate ai partiti le strutture che:
hanno organi direttivi determinati in tutto o in parte
da partiti o movimenti politici (come già stabilito dal decreto legge
149 del 2013 – art 5 comma 4);
hanno organi direttivi composti in tutto o in parte da
politici. Per politici si intendono persone che hanno o che hanno avuto nei 10
anni precedenti incarichi elettivi a livello nazionale, europeo,
regionale e locale;
hanno organi direttivi composti in tutto o in parte da
persone che hanno ricevuto incarichi di governo a livello nazionale,
regionale o locale;
hanno erogato donazioni a titolo liberale in misura pari o
superiore a 5.000euro a partiti o movimenti politici.
Da una definizione che si limitava a riconoscere solo le
realtà direttamente collegate ai partiti, si arriva quindi ad una definizione
molto più ampia. Di seguito la definizione completa:
[…] sono equiparate ai partiti e movimenti politici le
fondazioni, le associazioni e i comitati la composizione dei cui organi
direttivi sia determinata in tutto o in parte da deliberazioni di partiti o
movimenti politici ovvero i cui organi direttivi siano composti in tutto o in
parte da membri di organi di partiti o movimenti politici ovvero persone che
siano o siano state, nei dieci anni precedenti, membri del Parlamento nazionale
o europeo o di assemblee elettive regionali o locali ovvero che ricoprano o
abbiano ricoperto, nei dieci anni precedenti, incarichi di governo al livello
nazionale, regionale o locale ovvero incarichi istituzionali per esservi state
elette o nominate in virtù della loro appartenenza a partiti o movimenti
politici, nonché le fondazioni e le associazioni che eroghino somme a titolo di
liberalità o contribuiscano in misura pari o superiore a euro 5.000 l’anno al
finanziamento di iniziative o servizi a titolo gratuito in favore di partiti,
movimenti politici o loro articolazioni interne, di membri di organi di partiti
o movimenti politici o di persone che ricoprono incarichi istituzionali.openpolis.it
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