domenica 15 dicembre 2019

Racconti da Zanzibar. Masai tutela privacy


Racconti da Zanzibar. Masai tutela privacy

Con i masai la tutela della privacy è garantita. Se tu sei amico di un masai, perché come è d’obbligo di cortesia, gli hai fatto un regalo od un piccolo acquisto o semplicemente perché gli sei simpatico perché hai conversato con lui di ipotetici acquisti, la tua privacy è garantita.
D’altronde sei nel loro paese e lì comandano i masai; quindi è necessario che tu turista abbia una guida, cui davi dare un piccolo compenso.
È soprattutto un segno di amicizia e di rispetto della sua terra.
In tal modo puoi attraversare i villaggi e nessuno ti importuna con le più strane richieste.
Il masai ti fa da guida accompagnandoti magari fino al tuo albergo per itinerari inconsueti in mezzo al villaggio con i zanzarini che quasi incredibilmente si fanno i fatti loro o al massimo di salutano dandoti un cinque con la mano e sfoderando il loro più cordiale sorriso  
I masai hanno anche la funzione di guardiani interni del villaggio turistico: nessuno entra se ci sono loro.
I colori sgargianti dei loro vestiti sono un segnale visibilissimo per gli eventuali intrusi e il loro bastone segno di comando incute un timore più che reverenziale.
Non li ho mai visti all’opera con gli intrusi ma mi è bastato vederli danzare soprattutto quando mimano la caccia al leone per capire che è meglio non averli come nemici.




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