domenica 15 dicembre 2019

Racconti da Zanzibar. Sicurezza affidata all’esercito

Racconti da Zanzibar. Sicurezza affidata all’esercito

La sicurezza all’esterno del villaggio è affidata all’esercito.
Un soldato in divisa piantona la porta del villaggio con in bella mostra un fucile mitragliatore.
La sua collocazione è molto discreta, lui infatti si posiziona in una terrazza nascosta agli occhi dei turisti, ma vigila attento soprattutto a che la sua presenza sia visibile ai zanzarini che non si sognerebbero mai di provocarlo presentandosi nella zona a loro vietata.
La sua presenza non serve per evitare l’entrata di intrusi, a questo si pensano i masai, ma soprattutto per evitare che i zanzarini si accalchino sulla porta a richiedere agli ospiti dell’Hotel di dare un regalo o di comperare una collanina di perle impilata a mano.
Anche la spiaggia di fronte all’albergo è vietata fino al limitare segnato da una pietra. Spesso le maree sommergono, ma il cui confine è rispettato anche se non più visibile perché coperto dall’acqua del mare.



Gli uomini in divisa sono dappertutto in primo luogo sulle strade dove opportuni dossi in cemento impediscono nelle zone più popolate anche una velocità modesta costringendo i veicoli ad andare a passo d’uomo per evitare di distruggere le loro preziose sospensioni. In secondo luogo nei centri più affollati si fanno vedere soprattutto vicino ai mercati dove vi è la maggiore concentrazione di persone. Così tutto sembra sotto controllo.

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