sabato 4 gennaio 2020

gennaio 2019 un mese d’oro’ per i titoli di Stato italiani.


gennaio 2019 è stato ‘un mese d’oro’ per i titoli di Stato italiani.
La domanda degli investitori stranieri è stata particolarmente sostenuta per un semplice motivo: il rischio incorporato nei prezzi/rendimenti attuali è decisamente inferiore al rischio effettivo valutato da molti operatori internazionali. Essi vedono quindi manifestarsi l’opportunità di acquistare a prezzi più bassi (perché a prezzi più bassi di un titolo obbligazionario corrispondono rendimenti più alti, giova sempre ricordarlo) un rendimento che risulta molto appetibile in relazione al rischio (modesto, a loro giudizio) che incorpora.
L’esito dell’asta del BTP a 15 anni emesso lo scorso 15 gennaio è indicativo della situazione. Importo aggiudicato 10 miliardi, ben il 64% è andato a sottoscrittori esteri, a fronte di una domanda di €35 miliardi. Domanda pari a 3,5 volte l’offerta!
Ciononostante c’è stato bombardamento mediatico susseguitisi negli ultimi mesi, tutte pressoché unanimi nel dipingere il nostro Paese come sull’orlo del baratro ed in estrema difficoltà nel trovare investitori disponibili a sottoscrivere i titoli di Stato, per di più in coincidenza col termine degli acquisti netti da parte della BCE.
In agosto ogni anno accade che le emissioni del Tesoro sono inferiori ai rimborsi, per cui giocoforza gli investitori stranieri riducono sempre la loro esposizioni in titoli italiani. Era sempre regolarmente accaduto in agosto anche nei 5 anni precedenti, sarebbe bastato leggere per intero il rapporto di Bankitalia.
Unitamente alla notizia del declassamento da parte di Moody’s.
Rileggere oggi quei titoli, alla luce dei fatti e numeri dei mesi successivi, lascia stupefatti e proietta una luce sinistra sulla attuale qualità dell’informazione economico-finanziaria nel nostro Paese.
Una clamorosa asimmetria rispetto al titolo di ottobre che non trova plausibili spiegazioni. O forse ne trova, ed anche fin troppo facili, ma lascio al lettore ogni valutazione al riguardo.
Startmag.it

Forse le speculazioni sui titoli sono deputate solo a soggetti accreditati.

Nessun commento:

Posta un commento