domenica 12 gennaio 2020

Educazione Finanziaria Plusvalenza su titoli di stato Educazione Finanziaria


Plusvalenza su titoli di stato
Educazione Finanziaria  
I titoli di stato sono una delle forme di investimento più diffuse nel nostro Paese.
E’ chiaro che il risparmiatore italiano ha quindi una quota importante del suo capitale in titoli di stato e obblligazioni.
Capire quindi la tassazione plusvalenza titoli di stato è molto importante.
I guadagni su titoli di stato rientrano in queste tre categorie:
Interessi periodici: sono le cedole pagate dai titoli periodicamente e sono redditi da capitale
Differenze e scarti di emissione: ad esempio un titolo che rimborsa 100 a scadenza e viene emesso a 98, i 2 di differenza sono considerati redditi da capitale
Capital gain titoli di stato da negoziazione: ad esempio un titolo viene acquistato a 102 e venduto a 105, la differenza di 3 è un reddito diverso.
Un esempio di calcolo di plusvalenze e minusvalenze su titoli di stato
Quindi facciamo un esempio concreto che tiene conto sia della plusvalenza, sia della minusvalenza.
Ipotizziamo un titolo acquistato in sottoscrizione a 99 e che rimborsa a scadenza 100.
A questo punto, il sottoscrittore cede il titolo a 95. Complessivamente, abbiamo una minusvalenza di 5, dato dalla differenza di negoziazione pari a 4 (95-99) aumentata dello scarto di emissione di 1.
Il compratore, invece, a scadenza pagherà innanzitutto imposte sulla differenza di emissione di 1. In più, pagherà imposte sulla plusvalenza da negoziazione. Come si calcola questa plusvalenza? Semplice,  è la differenza tra prezzo fiscale di scarico e prezzo fiscale di carico. Il prezzo fiscale di scarico è pari a 99 (prezzo originario di sottoscrizione), mentre il prezzo di carico è dato dal prezzo di acquisto (95) – la differenza di emissione di 1, quindi 94. Pertanto, la plusvalenza è di 5 (99-94) ed è un reddito diverso.
Detto questo, quanto si paga sulle plusvalenze titoli di stato?
Dipende chi è l’emittente.
Per i titoli emessi dallo stato italiano e da altri stati compresi nella White List, il prelievo è del 12,50% su interessi, scarti di emissione e capital gain da negoziazione. Per le obbligazioni corporate, invece, il prelievo è del 26%.

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