Permesso costruire. Silenzio
assenso. Tutela terzi. Annullamento p.a.
Il permesso di costruire
è adottato dal dirigente o dal responsabile dell'ufficio, entro il termine di
trenta giorni dalla proposta oppure entro quaranta giorni dalla stessa qualora
il dirigente o il responsabile del procedimento abbia comunicato all'istante i
motivi che ostano all'accoglimento della domanda, ai sensi dell'art. 10-bis della l. 7 8. 1990, n. 241.
E’ confermato
dall’art. 13, d.l. 2012, n. 83 , conv. l. 7.8.2012, n. 134, mod. art. 20,
d.p.r. 380/2001, che i termini per il rilascio del provvedimento sono
tassativi. ». N. Centofanti, P. Centofanti e M. Favagrossa, Diritto urbanistico, 2012, 625.
I termini per il rilascio
del provvedimento sono raddoppiati per i
Comuni con più di 100.000 abitanti, nonché per i progetti particolarmente
complessi secondo la motivata risoluzione del responsabile del procedimento.
Decorso inutilmente il termine si forma il
silenzio assenso.
La dottrina
sottolinea che il silenzio assenso non può aver altro significato che
quello di una misura di semplificazione tesa ad evitare che gli effetti
impeditivi riconducibili alla mancata emanazione del provvedimento abilitativo
vengano a gravare sul richiedente nelle situazioni di patologica inerzia
dell’amministrazione.
La procedura è stata ulteriormente semplificata dal
d.l. 17.10.2012 che elimina
il silenzio rifiuto nei casi in cui siano presenti vincoli ambientali,
paesaggistici o culturali.
Non è più tollerata l’inerzia delle Amministrazioni, che devono sempre
giungere a un provvedimento espresso.
Il testo prevede che, una volta decorso il termine di quarantacinque giorni per la pronuncia da parte del soprintendente sull’autorizzazione paesaggistica, l’amministrazione competente abbia l’obbligo di provvedere sulla domanda di autorizzazione.
Il testo prevede che, una volta decorso il termine di quarantacinque giorni per la pronuncia da parte del soprintendente sull’autorizzazione paesaggistica, l’amministrazione competente abbia l’obbligo di provvedere sulla domanda di autorizzazione.
C’è da chiedersi se il richiedente è tutelato da
tutta questa semplificazione.
Nei casi di silenzio significativo, ossia quelli in cui la norma
attribuisce al comportamento inerte dell'Amministrazione protratto per un certo
termine il valore legalmente tipico di assenso o di rigetto della domanda è
l'autorità della legge che sostituisce al comportamento silente un
provvedimento .
Tale provvedimento soggiace al regime di impugnazione in quanto il
rischio di ricorsi di terzi che si sentano lesi dal comportamento assentivo e
che possono chiederne l’annullamento pere carenza dei requisiti di legge è
sempre presente
L’autotutela della p.a. consente, inoltre, l’esercizio dei poteri di ritiro
in autotutela comuni a tutti gli atti amministrativi. Consiglio di Stato comm.
spec., 17/01/2001, n. 1242.
L’unica tutela effettiva non è contemplata.
Il danno automatico per il ritardo e l’azione per danni nei confronti del
funzionario responsabile del procedimento sono rimaste nella penna del
legislatore.
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