Altre storie. Antonio.
Antonio , brillante uomo di compagnia, teneva molto
ad ospitare gli amici faceva a gara con gli altri del gruppo delle Belle Rane,
cosiddetti da una celebre canzone di Iannaci, nell’organizzare la festa più
bella nel migliore dei modi.
La sua villa nobiliare era la cornice adatta.
“Per dire che c’è cibo sufficienza bisogna che ne avanzi” soleva
ripetere perché l’abbondanza doveva
esser lì a testimoniare la sua perfetta
ospitalità.
Così per la festa del suo compleanno siamo tutti lì
a festeggiare canti balli allegria quasi ad esorcizzare un possibile futuro
amaro di risate.
Spregi aveva voglia di fare un riserva di risate e
di buon umore per contrastare periodi possibili di vacche magre quando tutto di
va storto, quando perdi gli amici più cari quando la vita è davvero matrigna.
Così facevamo il pieno di allegria per potere cene
ricordare nei tempi più tristi sempre però augurandoci che non arrivassero mai.
Forse siamo noi a diminuire le occasioni di vera
allegria aumentando le sovrastrutture che ci costruiamo attorno diminuendo le
occasioni per stare assieme in allegria costruendo la felicità di stare insieme
con la sincerità dei rapporti e con al voglia di vedersi e di condividere
assieme i momenti sereni.
Se poi ci si mette qualche problema di sesso allora
la felicità di stare assieme finisce bruscamente e gelosie e tradimenti danno
un colpo ferale ad ogni possibilità di amicizia.
Così finisce tutto e dobbiamo accontentarci dei
ricordi e ricominciare da capo trovando
in altri amici i valori che abbiamo prima condiviso e che si sono sciolti al
suono di un valzer.
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