martedì 1 ottobre 2013

Consiglio comunale. Presidente. Revoca.

Consiglio comunale. Presidente. Revoca.
Il Vice Presidente del Consiglio comunale è legittimato a convocare il Consiglio in sostituzione del presidente
Qualora il Presidente del Consiglio comunale in carica si sia rifiutato di porre l'argomento all'ordine del giorno, dimostrando pertanto come l'astratta situazione di conflitto d'interessi si sia trasformata in un concreto impedimento all'efficace e corretto esercizio dei poteri presidenziali.
Nella specie sono state dichiarate infondate le censure con cui si contesta, nel merito, la legittimità della revoca del ricorrente e la nomina del nuovo Presidente del Consiglio comunale. T.A.R. Sicilia Palermo, sez. I, 23/04/2013, n. 872.
Con tali motivi si censura nel merito la mozione di revoca accolta dal Consiglio: con argomenti - apodittici ed indimostrati - che peraltro, anche a fronte del carattere oggettivamente non implausibile delle ragioni della revoca (per come documentalmente riscontrabili), esulano dai limiti del sindacato giurisdizionale in materia, trattandosi di valutazioni soggettive circa la gravità delle condotte che hanno indotto il Consiglio a revocare il suo Presidente ed il cui apprezzamento rientra nella sfera di autonomia del Consiglio.
L’indirizzo giurisprudenziale prevalente afferma che la revoca dall'ufficio di presidente del consiglio comunale, in quanto espressione di valutazioni anche latamente politiche, influenza il sindacato esercitabile dal giudice amministrativo che si svolge con pienezza quando si tratta di verificare la legittimità formale del procedimento seguito, ma resta notevolmente limitato con riferimento agli aspetti politico-discrezionali che si manifestano con l'atto (T.A.R. Piemonte Torino Sez. I, 4 settembre 2009, n. 2248)

Il ruolo del Presidente del Consiglio Comunale è strumentale non già all'attuazione di un indirizzo politico di maggioranza, bensì al corretto funzionamento dell'organo stesso e, come tale, non solo è neutrale, ma può restare soggetto al mutevole atteggiamento fiduciario della maggioranza, di guisa che la revoca di detta carica non può essere attivata per motivazioni politiche, ma solo istituzionali, quali la ripetuta e ingiustificata omissione della convocazione del Consiglio o le ripetute violazioni dello statuto o dei regolamenti comunali. T.A.R. Campania Napoli, sez. I, 03/05/2012, n. 2013

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