Legge elettorale. Corte
costituzionale. Sentenza 1
Alcuni commentatori si chiedono
perché la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il sistema del
ballottaggio?
Il principio che la Corte
Costituzionale vuole salvaguardare ossia il principio della proporzionalità è
abbastanza evidente.
Il sistema elettorale deve
rispettare il principio della proporzionalità ossia la soglia di sbarramento
deve secondo la Corte Costituzionale attestarsi al 3%.
C'è da chiedersi però perché il
sistema di proporzionalità non sia stato rispettato da altre leggi dello Stato ,
come ad esempio per la elezione dei sindaci dove esiste il ballottaggio, senza
che magistratura e Corte Costituzionale siano intervenute.
E’ ovvio che per richiedere
l'intervento della Corte è necessario che un giudice rilevi che la questione di
incostituzionalità non sia infondata ossia la rilevanza costituzionale della
questione.
Ma quanti sindaci hanno avuto la
loro nomina contestata?
E’ possibile che d’ufficio un
giudice non abbia rilevato questa grave contraddittorietà ai principi
costituzionali.
E’ possibile che i magistrati presenti
nelle commissioni affari costituzionali del Parlamento non abbiano rilevato
alcunché?
Si tratta poi di vedere a quale
articolo si riferisce la Corte quale articolo della Costituzione vieta e
sistema del ballottaggio.
Quale articolo della Costituzione
vieta il sistema del ballottaggio? L’art. 51 della costituzione recita che “Tutti
i cittadini dell'uno o dell'altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e
alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti
stabiliti dalla legge.”
Il ballottaggio o la soglia di sbarramento
violano questo diritto?
In un momento in cui l'elettore
ha espressamente chiesto che si abbandoni il principio del proporzionale a
vantaggio di un sistema che attraverso il premio di maggioranza sappia
esprimere dei governi più durevoli si può escludere che il legislatore ordinario
limiti il criterio proporzionale?
Le motivazioni sicuramente
elimineranno ogni dubbio. labu.fala.it.
Per la consulta è possibile votare
subito.
Ci sono però due leggi elettorali
completamente diverse, una per la Camera e una per il Senato.
Quella per la Camera è l’Italicum, una legge creata per
produrre in ogni circostanza una netta maggioranza.
Questo obiettivo è garantito da
un grosso premio di maggioranza che viene assegnato a chi ottiene il 40 per
cento dei consensi su base nazionale che dopo l’intervento della Corte appare
irrealizzabile essendo scomparso il ballottaggio che poteva fornire questa
maggioranza.
L’Italicum vale solo per la
Camera
La legge elettorale del Senato è
il cosiddetto “Consultellum. Si tratta di un proporzionale quasi puro che fa
l’esatto contrario dell’Italicum, ossia porta a un’altissima frammentazione del
voto e rende quasi impossibile formare una maggioranza. it/2016/12/05/
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