venerdì 10 febbraio 2017

GIurisdizione sui provvedimenti di rilascio di alloggi di edilizia residenziale pubblica occupati senza titolo

1.4. La tutela nell'occupazione senza titolo.

Nelle controversie relative ai provvedimenti di rilascio di alloggi di edilizia residenziale pubblica occupati senza titolo,ossia senza un rituale provvedimento di assegnazione che legittimi l'attuale occupante alla stipula del relativo contratto di locazione,non si discute sulla legittimità di un provvedimento amministrativo, che manca nella fattispecie ,ma di un comportamento illecito dell'occupante .
Si concretizza evidentemente, non trattandosi di norme che regolano l'azione amministrativa,la giurisdizione del giudice ordinario che dovrà solo sindacare la legittimità dei singoli atti esecutivi, salvo che la fattispecie rilevi anche sotto il profilo penale concretizzando il reato di invasione di edifici ai sensi dell'art.633 del c.p..

L'azione proposta contro l'ordine di rilascio dell'immobile per occupazione senza titolo spetta alla cognizione del giudice ordinario, in applicazione delle regole generali sul riparto della giurisdizione, qualora l'occupante faccia valere un proprio diritto soggettivo a mantenere il godimento dell'alloggio. 594/2
ll potere dell'ente di gestione di apprestare unilateralmente un titolo esecutivo per il rilascio dell'alloggio occupato sine titulo, pur escludendo che l'esecuzione del rilascio sia astrattamente configurabile come spoglio (salvo che l'autoconfezione del titolo appaia affetta da consapevole strumentalità, per conclamata assenza delle relative condizioni), non sottrae al destinatario la facoltà di contestare il carattere abusivo dell'occupazione, facendo valere condizioni di diritto a sostegno della detenzione dell'immobile.

Spetta pertanto al giudice ordinario la giurisdizione in ordine all'azione possessoria proposta dall'occupante il quale alleghi di essere subentrato all'originario assegnatario, deceduto dopo aver pagato l'intero prezzo dell'immobile ma prima di poter ottenere il trasferimento della proprietà, in quanto l'iniziativa dell'ente non ha fondamento in una potestà conservativa generale e veste specifica in un atto autoritativo, ma si inserisce in un rapporto di assegnazione in atto del quale si contesta la cessazione. Cass. Civ., sez. un., 25 novembre 2009, n. 24764.

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