La tutela sui beni storico artistici.
L’art.
16, D.L.vo 22 gennaio 2004, n. 42, disciplina il procedimento amministrativo di
tutela avverso il procedimento di vincolo.
Avverso
la dichiarazione che afferma l’interesse culturale adottata dal Soprintendente
regionale è ammesso ricorso al Ministero, per motivi di legittimità e di
merito, entro trenta giorni dalla notifica della dichiarazione. Cons. St., sez. VI, 23 novembre 2004, n. 7694, in Riv. giur. Ed., 2005, 3, 960.
La
proposizione del ricorso comporta la sospensione degli effetti del
provvedimento impugnato. Rimane ferma l'applicazione, in via cautelare, delle
disposizioni di tutela del bene.
Il
Ministero, sentito il competente organo consultivo, decide sul ricorso entro il
termine di novanta giorni a partire dalla presentazione dello stesso. Contro il
silenzio del Ministero è ammesso ricorso, ex art. 21 bis, L.
1034/1971.
L’art.
22, D.L.vo 22 gennaio 2004, n. 42, disciplina il procedimento amministrativo di
tutela avverso il procedimento di rilascio di autorizzazione.
L'autorizzazione
relativa ad interventi in materia di edilizia pubblica e privata è rilasciata
entro il termine di centoventi giorni dalla ricezione della richiesta da parte
della Soprintendenza.
Qualora
la Soprintendenza chieda chiarimenti o elementi integrativi di giudizio, il
termine è sospeso fino al ricevimento della documentazione richiesta.
Decorso
inutilmente il termine entro il quale l’amministrazione deve rilasciare
l’autorizzazione il richiedente può diffidare la stessa a provvedere.
La
richiesta di autorizzazione si intende accolta ove l'amministrazione non
provveda nei trenta giorni successivi al ricevimento della diffida.
Il
diniego dell’autorizzazione è impugnabile, invece, presso la giustizia
amministrativa.
11.1. La tutela indiretta.
I
beni di interesse storico - artistico degli enti pubblici sono di per se stessi
assoggettati, senza la necessità di alcun accertamento costitutivo di
qualificazione, alla disciplina di tutela indiretta.
Il
Ministero ha, infatti, facoltà di prescrivere le distanze, le misure e le altre
norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l'integrità dei beni
culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano
alterate le condizioni di ambiente e di decoro, ex art. 45, D.L.vo
42/2004. Cons. St., sez. VI, 10 maggio 1996, n. 663, Riv. Giur. Amb.,
1997, 925, nota DI JORIO.
Poiché
il vincolo indiretto non ha un contenuto prescrittivo tipico,
l'amministrazione, con proprio apprezzamento discrezionale, deve valutare le
misure da adottare per la conservazione del bene, le quali possono consistere
anche in misure non tipizzate, purché il provvedimento che impone il vincolo
sia congruamente motivato e sorretto da una istruttoria adeguata. T.A.R. Lombardia Milano, sez. I, 10 maggio 2004, n.
1664, in Foro amm. TAR, 2004,
1267.
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