Padoan Pier Carlo. Aumentare la
benzina
L’aumento dei tassi
di interesse sui titoli di Stato, con conseguente allargamento del
differenziale, lo spread, rispetto ai Bund tedeschi, “ci ricorda come
un Paese ad alto debito non possa non occuparsi della sua discesa”.
Il ministro dell’Economia Pier
Carlo Padoan è tornato a ribadire che il governo “rispetta le regole”
europee e ha tra le priorità “risparmi per ridurre la spesa, alienazioni per
ridurre il debito, efficiente gestione degli asset pubblici e crescita”.
Nell’attesa di raggiungere gli
ambiziosi obiettivi, però, la prima fase della manovra bis da 3,4
miliardi chiesta da Bruxelles passerà attraverso l’aumento
delle accise.
Secondo indiscrezioni, già entro
la fine di febbraio – prima ancora di conoscere il dato definitivo
sull’andamento del pil nel 2016, atteso per l’1 marzo – il governo Gentiloni
varerà un decreto che ritoccherà all’insù le imposte indirette sulla benzina. Gentiloni aveva
detto che Roma non avrebbe mai messo in campo misure “tali da provocare effetti
depressivi sulla nostra economia”. ilfattoquotidiano.it/2017/02/07.
Il rincaro sarà di almeno un paio
di centesimi” rispetto agli attuali 728,4 euro per mille litri. Ogni centesimo
di aumento produce un gettito aggiuntivo per le casse dello Stato di 400
milioni di euro l’anno. Con tre centesimi si garantirebbe la copertura delle
spese per il terremoto aggiuntive a quelle già stanziate in bilancio, che il
presidente del Consiglio ha stimato in oltre 1 miliardo. Si recupererebbero
fondi da usare per ridurre il disavanzo strutturale dello 0,2% come
vuole la Commissione. corriere.it/2017/02/07.
La genialità della politica nel
ridurre le spese di un apparato elefantiaco imperniata nel garantire la pluralità di enti
disperatamente alla ricerca di procedimenti per aumentare le loro competenze e
soprattutto di procedimenti sanzionatori per arrotondare i bilanci con sanzioni
insostenibili è tutta qui: aumentare la benzina! Labu.fala.it.
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