Il Bilancio
Ogni
delibera è un caso a sé ma la regina delle delibere è l’approvazione del
bilancio.
L’esame
del bilancio riporta il consigliere dall’Iperuranio della teoria e delle
discussioni sui massimi principi alla concretezza della pratica. I dati sono
inesorabili se tanto si spende, tanto si deve incassare attraversi i
trasferimenti statali o dalle tasse locali.
Quando
attraverso le aride cifre il bilancio dice al consigliere che i suoi
amministrati devono pagare anche un centesimo di tasse in più scatta un
campanello di allarme che mette il consigliere in una posizione di palese
difficoltà.
Il
consigliere è buono d’animo vorrebbe fare regali a tutti. I servizi dovrebbero essere gratis, le
tasse non le dovrebbe pagare nessuno.
Il
bilancio è un atto odioso. Dovrebbero abolirlo lasciare la spesa aperta e le
coperture?
Le
coperture dovrebbero venire direttamente dallo Stato a piè di lista.
Sarebbe
bellissimo! Tutto potrebbe essere finanziato.
La
dura realtà è diversa! Il bilancio è la cosa più odiosa che si possa approvare:
bisogna fare delle scelte.
Lì
è certo che ci sarà una maggioranza che lo approverà e una opposizione che gli
voterà contro.
E’
scritto! E’ la legge del bipolarismo perfetto che si realizza almeno
nell’approvazione di questo documento.
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