La Mozione
La
mozione è un documento mediante il quale il consiglio impegna politicamente il
sindaco ad adottare determinati provvedimenti.
Il
testo è sottoposto al voto del Consiglio comunale per indirizzare la
politica della Giunta su un determinato argomento.
È
quindi il principale strumento dell'attività di indirizzo politico degli
organi rappresentativi nei confronti del potere esecutivo.
E’
un esercizio di scontro politico esercitato normalmente dalla minoranza che è
sempre nella necessità di mettere in difficoltà la maggioranza.
C’è
un senso che un consigliere di una lista di minoranza che è, talvolta,
l’unico rappresentante del suo gruppo.
Logicamente
è un non senso perché sembra una battaglia contro i mulini a vento persa in
partenza.
Politicamente
è, invece, un atto di grande rilevanza dove si mette a dura prova la capacità
dialettica del consigliere che sfida la maggioranza e cerca di aggregare
l’opposizione sulle sue tesi.
E’
un modo di mettere in mostra la propria abilità dialettica.
Il
risultato dà sempre ragione al proponente perché gli esercizi anche teorici di
democrazia meritano rispetto ed approvazione.
L’interrogazione
consiste, invece, in una domanda scritta rivolta dal consigliere al Sindaco o
ai membri della Giunta comunale per conoscere se un determinato fatto sia vero,
od una determinata circostanza sussista o meno.
Alternativamente
il consigliere può chiedere se il Sindaco o la Giunta comunale
abbiano avuto notizia in ordine ad una determinata questione e se tale
informazione sia esatta, se la Giunta comunale od il Sindaco abbiano
assunto una decisione in merito ad un determinato affare
Il
consigliere può così sollecitare informazioni, delucidazioni e spiegazioni
sull’attività amministrativa del Comune.
Il
consigliere può chiedere attraverso il sistema dell’accesso agli atti qualsiasi
cosa agli uffici, ma così perderebbe la platea e la cassa di risonanza del
consiglio e la sua attività rimarrebbe ristretta fra quattro carte.
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