L’Informazione
Il
consigliere può perdonare tutto, ma non quando la stampa viene informata di
un’attività del Consiglio prima di lui.
La
stampa vive del dibattito che si svolge nel consiglio.
Siccome
però spesso i temi sono troppo tecnici e non sono di facile comprensione al
grande pubblico allora il cronista ripiega sulla disputa politica.
Se
un gruppo consigliare di divide allora sì che la notizia è ghiotta.
“Si
possono costituire due gruppi?”
No,
i consiglieri del gruppo minoritario sono solo due e ce ne vogliono almeno tre
di componenti!”
“E’
un disastro niente scoop!”
Bisogna
convincere almeno uno del gruppo di maggioranza a passare con la minoranza così
raggiungendo il numero di tre il gruppo di minoranza può ritualmente
costituirsi. Solo così possono litigare convenientemente e per il giornale è un
boom di copie assicurato!”
“No,
non vogliono passare con la minoranza!”
“Almeno
litigano fra di loro!”
“No!
Ma che ci vanno a fare in consiglio se non hanno un po’ di grinta!”
La
stampa vuole avere informazioni .
Ci
mancherebbe, l’informazione è il pane della democrazia.
Mi
chiedo, però, se è informazione corretta quella che serve soprattutto ad
alimentare le polemiche e i pettegolezzi.
E’
informazione costruttiva quella che riporta frasi staccate dal contesto
che messe in bocca ad un consigliere possono facilmente provocare la risposta
adirata di un altro consigliere?
Basta
dare fuoco alle polveri che non aspettano altro che di essere accese che il
giornale locale ha già un record di incassi.
Sì
questa è informazione necessaria per incrementare il fatturato dei giornali di
provincia.
In
consiglio può sedere il più grande esperto o il più perfetto imbecille
all’informazione qualificata nulla interessa.
Importano
molto invece le dichiarazioni polemiche, le smentite , le richieste di
rettifica i contrasti fra maggioranza e opposizione o fra membri della
stessa maggioranza o della stessa opposizione.
Così
sì che il lettore è informato di quello ce succede a palazzo.
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