sabato 12 maggio 2018

utero in affitto


Una coalizione di associazioni femministe provenienti da tutta l’Europa, tra cui anche diverse sigle che rappresentano collettivi lesbici, si è formata per portare alla Conferenza dell’AIA un documento molto dettagliato e altrettanto critico sulla pratica dell’utero in affitto e della maternità surrogata. L’associazione capofila arriva dalla Svezia ed è la Swedish Women’s Lobby che ha coinvolto le altre realtà femministe nel tentativo di cercare di arginare  la legiferazione di questa pratica considerata dalla varie sigle come una  forma di sfruttamento del corpo della donna e una violazione dei diritti umani.
Le obiezioni all’utero in affitto sono molteplici e si basano sulla convenzione della Cedaw ( convenzione Onu contro la discriminazione delle donne ) che già dal 1979 è stata adottata dalle nazioni membro.
Tutte le problematiche riguardo la maternità surrogata e tutte le sue declinazioni , vengono esposte in un documento, in cui si analizzano punto per punto le criticità di questa realtà e che noi abbiamo riassunto in questi punti:
Squilibrio sociale ed economico: presupposti per lo sfruttamento delle donne
Maternità surrogata tra altruismo e commercio
Conseguenze mediche della pratica
Il corpo femminile ridotto a un incubatore
L’industria delle madri surrogate e l’impatto sul corpo femminile

LA bufala
essere contrari vuol dire essere reazionari?

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