sabato 9 giugno 2018

Giulia Bongiorno Ministro alla Pubblica amministrazione,


Giulia Bongiorno alla Pubblica amministrazione,
è titolare di un proprio studio legale con sedi a Roma e Milano, che si occupa prevalentemente di diritto penale dell'economia e di reati contro la pubblica amministrazione, i cosiddetti white collar crimes o crimini dei «colletti bianchi».I]
Particolare risonanza sui media ebbe il processo per mafia contro Giulio Andreotti, nel quale Giulia Bongiorno, allora giovane avvocatessa di 27 anni, assunse la difesa del leader democristiano . Il procedimento di Palermo, dopo l'assoluzione in primo grado, la Corte d'Appello accertò la responsabilità di Andreotti per i fatti precedenti al 1980, pur dichiarandoli prescritti, e confermò l'assoluzione per quelli successivi. Nel 2004 la Cassazione confermò la sentenza di appello precisando che: “i giudici dei due gradi di merito sono pervenuti a soluzioni diverse; non rientra tra i compiti della Corte di Cassazione, come già reiteratamente precisato, operare una scelta tra le stesse perché tale valutazione richiede l’espletamento di attività non consentite in sede di legittimità; in presenza dell’intervenuta prescrizione, poi, questa Corte ha dovuto limitare le sue valutazioni a verificare se le prove acquisite presentino una evidenza tale da conclamare la manifesta illogicità della motivazione della sentenza in ordine all’insussistenza del fatto o all’estraneità allo stesso da parte dell’imputato”. Il procedimento di Perugia si concluse con piena assoluzione. La particolare rilevanza di tale processo conferì a Giulia Bongiorno grande notorietà.
Ha difeso nel 2002 a Perugia, Pierfrancesco Pacini Battaglia, noto alle cronache di Tangentopoli come «il banchiere un gradino sotto Dio», assolto «perché il fatto non sussiste» dall'accusa di corruzione.
In seguito, ha assistito Clementina Forleo, magistrato di Milano, coinvolta sia nella querelle riguardante le pressioni subite da alcuni politici durante le indagini sulle scalate bancarie.
Nel 2010, ha assunto la difesa in appello dei manager Google, dopo che il Tribunale di Milano li aveva condannati ritenendoli responsabili del reato di illecito trattamento dei dati personali e, in particolare, per aver permesso che un video diffamatorio fosse caricato sulla piattaforma Google Video. I tre manager sono stati assolti dalla Prima Sezione della Corte di Appello di Milano perché il fatto non sussiste.
Nel processo Ruby-ter, ha difeso Niccolò Ghedini; in quella occasione ha ottenuto l'archiviazione del procedimento per il proprio assistito.
Alle elezioni politiche del 2006 viene eletta alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Lazio 1, nella lista di Alleanza Nazionale. È stata membro della Commissione Giustizia e del Consiglio di Giurisdizione.
Alle elezioni politiche del 2008 viene riconfermata alla Camera dei Deputati tra le fila del Popolo della Libertà.
Il 18 gennaio 2018 viene annunciata la sua candidatura al senato alle elezioni politiche con la Lega come indipendente. È stata capolista della Lega in Piemonte, Lombardia, Liguria, Lazio e Sicilia: eletta in tutte e cinque le circoscrizioni, ottiene il seggio nella circoscrizione Sicilia occidentale.


LA bufala
sa fare bene la politica oltre che la professione forense.

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