sabato 30 novembre 2019

Malta paradiso fiscale “a lavandino

Malta paradiso fiscale “a lavandino
Malta è stata da poco classificata come un paradiso fiscale “a lavandino”, cioè con una giurisdizione capace di assorbire ed eludere una quantità “sproporzionata” di valore tassabile dal sistema economico in relazione al suo PIL.
Un sistema che si conferma efficace per attirare e mantenere i capitali stranieri.
Oltre ai centri finanziari “a lavandino”, come Malta, esistono anche quelli definiti “a condotta”. Quest’ultimo termine definisce quelle destinazioni intermedie, in cui i capitali passano per poi confluire nei veri e propri paradisi fiscali: alcuni esempi? Paesi Bassi, il Regno Unito, Svizzera.
Se le multinazionali dichiarassero i loro profitti nel paese che di fatto ospita le attività economiche, pagherebbero una tassazione annua basata su un fatturato tra i 500 e i 650 miliardi di dollari.
I centri finanziari offshore invece, grazie alla loro bassa tassazione e la regolamentazione flessibile, agevolano enormemente i contribuenti per essendo sempre di più sotto il controllo delle autorità.
Negli ultimi anni, Malta ha modificato il suo sistema di imposizione fiscale: a determinate condizioni, facili da soddisfare, l’aliquota sui profitti d’impresa ufficialmente al 35% può scendere fino al 5%: un vantaggio notevole rispetto al tasso standard di imposta sul reddito nel resto d’Europa. Sono quindi in molti a sostenere che è Malta la nuova terra promessa per chi fugge dalle tasse anche se il Ministro delle Finanze maltese ha sempre difeso il sistema di imposizione delle tasse dell’isola, definito come pienamente conforme alle normative in materia di trasparenza fiscale.https://www.paradisi-fiscali.org/




Priorità nella lotta all'evasione .

Due finanzieri in borghese appostati per sanzionare una bancarella che vendeva ricordini ad un euro ma che a volte dimenticava lo scontrino

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