In cosa consiste la detrazione per il cd. "Bonus Mobili"?
Si può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi
elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un
immobile oggetto di ristrutturazione.
L’agevolazione è stata prorogata dalla recente legge di bilancio (legge n. 160/2019 -
art. 1, comma 175) anche per gli acquisti che si effettuano nel 2020, ma può essere
richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima
del 1° gennaio 2019.
Per gli acquisti effettuati nel 2019, invece, è possibile fruire della detrazione solo se
l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2018.
Come ottenere il bonus?
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi
(modello 730 o modello Redditi persone fisiche). La detrazione spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le
spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.
Quando si può avere?
Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione
edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia su singole unità immobiliari
residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un
ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i
mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento
cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso,
anche se accatastata autonomamente.
Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole,
appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno
per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il
bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione.
Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione
preceda quella in cui si acquistano i beni.
Non è fondamentale, invece, che le spese di
ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali
abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria.
Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente
una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Nella provincia di Bolzano la comunicazione preventiva va inviata esclusivamente
all’Ispettorato del Lavoro.
Se l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici è destinato ad un unico immobile
facente parte di un edificio interamente ristrutturato da imprese di costruzione o
ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, per data di “inizio lavori” si
intende la data di acquisto o di assegnazione dell’immobile.
ATTENZIONE!
Dal 1° gennaio 2018 vanno comunicati all’Enea gli acquisti di alcuni elettrodomestici per i quali si
può usufruire del bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici).
Tutte le informazioni sull’invio della comunicazione sono disponibili sul sito dell’Enea, alla
pagina http://www.acs.enea.it/ristrutturazioni-edilizie/.
La mancata o tardiva trasmissione
non implica, tuttavia, la perdita del diritto alle detrazioni (risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019).
Quali sono gli interventi edilizi necessari per avere la detrazione?
• manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione
edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli
appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti,
sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;
• ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato
dichiarato lo stato di emergenza;
• restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi
fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da
cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano
l’immobile;
• manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento
conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
Qualche esempio di lavori su singoli appartamenti o parti condominiali che danno diritto al Bonus:
Manutenzione straordinaria:
• installazione di ascensori e scale di sicurezza;
• realizzazione dei servizi igienici;
• sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso;
• rifacimento di scale e rampe;
• realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate;
• costruzione di scale interne;
• sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.
Rientrano nella manutenzione straordinaria:
• gli interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, ad esempio:
- l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore
alimentati da biomasse combustibili;
- l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva a
pompa di calore
• la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente
essenziale dell’impianto di riscaldamento.
Ristrutturazione edilizia:
• modifica della facciata;
• realizzazione di una mansarda o di un balcone;
• trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda;
• apertura di nuove porte e finestre;
• costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
Restauro e risanamento conservativo:
• adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti;
• ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio.
Quali sono gli esempi di lavori di manutenzione ordinaria su parti condominiali che danno diritto al
bonus?
• tinteggiatura pareti e soffitti;
• sostituzione di pavimenti;
• sostituzione di infissi esterni;
• rifacimento di intonaci;
• sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni;
• riparazione o sostituzione di cancelli o portoni;
• riparazione delle grondaie;
• riparazione delle mura di cinta.
Non sono compresi tra gli interventi che danno diritto al bonus mobili ed elettrodomestici:
- quelli finalizzati all’adozione di misure dirette a prevenire il rischio del compimento di
atti illeciti da parte di terzi (a meno che, per le loro particolari caratteristiche, non siano
anche inquadrabili tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione
straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia);
- la realizzazione di posti auto o box pertinenziali.
Per quali acquisti spetta la detrazione?
La detrazione spetta per l’acquisto di
mobili nuovi elettrodomestici nuovi
per esempio:
letti, armadi, cassettiere, librerie,
scrivanie, tavoli, sedie, comodini,
divani, poltrone, credenze, materassi,
apparecchi di illuminazione.
E’ escluso l’acquisto di porte,
pavimentazioni (per esempio, il
parquet), tende e tendaggi, altri
complementi di arredo
di classe energetica non inferiore alla A+ (A o superiore per
i forni e lavasciuga), come rilevabile dall’etichetta
energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli
elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi
non ne sia stato ancora previsto l’obbligo.
Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio:
frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici,
lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche,
forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi
elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori
elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di
montaggio dei beni acquistati.
Qual è l'importo detraibile?
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la
detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, riferito,
complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi
elettrodomestici.
La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote
annuali di pari importo.
La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso
del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero
edilizio.
Questo vale anche quando con la cessione dell’immobile sono state trasferite
all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio
edilizio. Il contribuente potrà continuare a usufruire delle quote di detrazione non
utilizzate anche se l’abitazione oggetto di ristrutturazione è ceduta prima che sia
trascorso l’intero periodo per usufruire del bonus.
Per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati nel 2019 e riferiti a lavori
realizzati nel 2018, o iniziati nel 2018 e proseguiti nel 2019, la detrazione deve essere
calcolata su un importo complessivo non superiore a 10.000 euro, al netto delle spese
sostenute nel 2018 per le quali si è già fruito dell’agevolazione.
6 Bonus mobili ed elettrodomestici - FEBBRAIO 2020
Allo stesso modo, per gli acquisti del 2020, riferiti a lavori realizzati nel 2019, o iniziati
nel 2019 e proseguiti nel 2020, la detrazione va calcolata su un importo massimo di
10.000 euro, al netto delle spese sostenute nel 2019 per le quali si è fruito del bonus.
Il limite dei 10.000 euro riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle
pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il
contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto
più volte al beneficio.
Documenti da conservare:
ricevuta del bonifico
ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti
con carta di credito o di debito)
documentazione di addebito sul conto corrente
fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la
qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti
Pagamento con carte
di credito o di debito
La data di pagamento è
individuata nel giorno di
utilizzo della carta da parte
del titolare (indicata nella
ricevuta di transazione) e
non nel giorno di addebito
sul conto corrente.
Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di
grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti
con bonifico o carta di debito o credito.
Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari,
contanti o altri mezzi di pagamento.
Se il pagamento è disposto con bonifico, non è
necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta)
appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a.
per le spese di ristrutturazione edilizia.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono
acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che
la società che eroga il finanziamento paghi il
corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il
contribuente abbia una copia della ricevuta del
pagamento.
In questo caso, l’anno di sostenimento
della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento
da parte della finanziaria.
Stesse modalità devono essere osservate per il
pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei
beni.
Per maggiori informazioni:
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/aree-tematiche/casa/agevolazioni/bonus-mobili-ed-elettrodomestici