PUNTI PROGRAMMATICI DEI GRUPPI PARLAMENTARI DEL “MOVIMENTO 5
STELLE” PER LA FORMAZIONE DEL NUOVO GOVERNO Palazzo Montecitorio, 30 agosto
2019
1. Taglio del numero dei parlamentari. Manca un solo voto per
completare la riforma, che deve essere un obiettivo di questa legislatura e tra
le priorità del calendario in aula.
2. Una manovra equa: stop all’aumento Iva, salario minimo,
taglio del cuneo fiscale, sburocratizzazione, famiglie, disabilità e emergenza
abitativa.
3. Cambio di paradigma sull’Ambiente. Un’Italia 100%
rinnovabile. Dobbiamo realizzare un Green New Deal che nei prossimi decenni
porti l’Italia verso l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia al 100 per
cento. Tutti i piani di investimento pubblico dovranno avere al centro la
tutela dell’ambiente, la questione dei cambiamenti climatici e la nascita di
nuove imprese legate a questo settore. Basta con inceneritori e trivelle, sì
all’economia circolare e alla eco-innovazione. Norme contro l’obsolescenza
programmata. Una legge su rifiuti zero ed investimenti pubblici sulla mobilità
sostenibile.
4. Una seria legge sul conflitto di interessi e una riforma
del sistema radiotelevisivo.
5. Dimezzare i tempi della giustizia e riformare il metodo di
elezione del Consiglio superiore della Magistratura. I cittadini e le imprese
hanno bisogno di una giustizia efficace e veloce: noi abbiamo pronta una
riforma che porta al massimo a 4 anni i tempi per una sentenza definitiva.
6. Autonomia differenziata e riforma degli enti locali. Va
completato il processo di autonomia differenziata richiesta dalle regioni
Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, istituendo contemporaneamente i livelli
essenziali di prestazione per tutte le altre regioni per garantire a tutti i
cittadini gli stelli livelli di qualità dei servizi. Va anche avviato un serio
piano di riorganizzazione degli enti locali abolendo gli enti inutili.
7. Legalità: carcere ai grandi evasori, lotta alle mafie e ai
traffici illeciti. È necessario intervenire per tutelare i cittadini onesti,
colpendo innanzitutto i grandi evasori con il carcere. Serve una maggiore
tracciabilità dei flussi finanziari e un inasprimento delle pene per i reati
finanziari, per contrastare i traffici illeciti delle mafie. Contrasto al
fenomeno dell’immigrazione clandestina e della tratta degli esseri umani, con
politiche mirate dell’Unione Europea nei Paesi di provenienza e transito. Oltre
alla modifica del Regolamento di Dublino.
8. Un piano straordinario di investimenti per il Sud, anche
attraverso l’istituzione di una banca pubblica per gli investimenti che aiuti
imprese in tutta Italia e che si dedichi a colmare il divario territoriale del
nostro Paese.
9. Una riforma del sistema bancario. Serve separare le banche
di investimenti da banche commerciali.
10.Tutela dei beni comuni. La scuola pubblica è un bene
comune: serve prima di ogni altra cosa una legge contro le classi pollaio e
valorizzare la funzione dei docenti. L’acqua è un bene comune: bisogna
approvare subito la legge sull’acqua pubblica. La nostra sanità va difesa dalle
dinamiche di partito spezzando il legame tra politica regionale e sanità
valorizzando il merito. Le nostre infrastrutture sono beni pubblici ed è per
questo che va avviata la revisione delle concessioni autostradali. La
cittadinanza digitale va riconosciuta ad ogni cittadino italiano dalla nascita
per favorire l’accesso alla partecipazione democratica, all’informazione e per
favorire la trasformazione tecnologica.
11. Politiche di genere in
attuazione dei diritti costituzionali della persona, in conformità ai principi
dell’Unione europea; superamento della disparità retributiva, conciliazione
vita-lavoro.
12. Tutela dei minori:
revisione del sistema degli affidi e delle adozioni, lotta alla dispersione
scolastica e al bullismo.
13. Porre fine alla vendita
degli armamenti ai Paesi belligeranti, incentivando i processi di riconversione
industriale e maggiore tutela e valorizzazione del personale della difesa,
delle Forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco.
14. Politiche espansive con una
quota di investimenti in infrastrutture, in ambiente e in cultura da scomputare
dai parametri di Maastricht.
15. Giovani e futuro:
innovazione digitale, sviluppo delle imprese e promozione delle eccellenze del Made
in Italy, crowdfunding, semplificazione apertura nuove attività, fondo
previdenziale integrativo pubblico.
16. Ricerca, università ed alta
formazione artistica e musicale: riforma dei sistemi di reclutamento e
dell’accesso universitario con ingenti investimenti per garantire pari
opportunità di diritto allo studio, di sviluppo e formazione su tutto il
territorio nazionale.
17. Tutela del cittadino: del
consumatore, del lavoratore, dell’utente dei servizi; il potenziamento della
sicurezza sul lavoro e delle infrastrutture e della protezione dalle calamità
naturali, con particolare riguardo ad un testo unico per le post emergenze e
per la ricostruzione del tessuto infrastrutturale, economico e sociale.
Provvedimenti volti alla tutela dei cittadini italiani all’estero e riforma
dell’AIRE.
18. Riorganizzazione dei
servizi sanitari e socio-sanitari territoriali e riforma del percorso formativo
medico: integrazione ospedale-territorio, l'adeguamento del FSN e l’attuazione
del Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale. Contrasto al gioco d’azzardo.
19. Tutela degli animali:
misure per garantire il rispetto degli animali. Contrasto alle violenze e al
maltrattamento, tutela della biodiversità e lotta al bracconaggio.
20. Sostegno ai piani di
settore e alle filiere agricole e promozione di pratiche agronomiche e
colturali sostenibili e a difesa del suolo.
manca il programma per una politica espansiva per l'economia chwe non sia finanziata scomputando i parametri di Maastricht.