mercoledì 31 maggio 2017

Riforma. Legge elettorale. Prospettive di governabilità

Riforma. Legge elettorale. Prospettive di governabilità

Il vincitore della trattativa sulla legge elettorale sul modello tedesco saarà Silvio Berlusconi .
Ne è sicuro il politologo Roberto D'Alimonte, grande esperto di sistemi elettorali, che al Giorno anticipa quale sarà l'esito del voto con la legge che sta per essere concordata tra Pd, FI e M5S.
I detrattori del modello tedesco sono sicuri che con quel sistema l'Italia sarà condannata a un governo di larghe intese: "Ma quale grande coalizione - ha tuonato D'Alimonte - la grande coalizione è tra i due partiti più grandi, in Germania tra Cdu/Csu e Spd e in Italia dovrebbe essere tra Pd e M5S. Dati i precedenti, mi pare molto difficile che si arrivi a un'alleanza di quel genere. Berlusconi sarà decisivo, a meno che non vinca una coalizione antieuropeista che veda M5S, Lega e Fratelli d'Italia con una maggioranza di seggi".
"Gli scenari sono due - spiega il politologo - o una coalizione antieuropeista o una coalizione con Forza Italia".
Il sostegno del Cav rischia quindi di essere indispensabile per Renzi, anche se D'Alimonte avverte sulla minaccia di uno scenario ben peggiore della grande coalizione: "Esiste pure il rischio che Berlusconi non basti a fare maggioranza con il Pd senza Bersani e Pisapia, Così, finiremmo in una palude peggiore dell'attuale". liberoquotidiano.it.30.5.2017
L’Ottimista. C’è qualcuno che creda che si possa fare una legge elettorale che serva  ai cittadini basandosi su dei principi?
Allora è evidente che le liste devono essere formate con un numero di sottoscrittori che comportino un organizzazione politica.
Non bisogna facilitare la presentazione di liste con numeri ridicoli che non consentono poi l’elezione di alcuno e soprattutto basta col numero massimo di sottoscrittori.
Un sistema che porti alla governabilità deve avere ad una soglia di sbarramento di almeno del 5% che elimini i partitini.
In questo modo non serve ad affannarsi ad introdurre premi di maggioranza perché le maggioranze si formeranno automaticamente.


Poesie. Ischia

Ischia

La furia del vento
che scherza con le nubi,
il calore che esce prepotente
dalle viscere della terra,
la frescura del mare
che finalmente mi ristora,
 tutto mi avvolge
nel magico incanto di Ischia.
Ho raggiunto la cima dell'Epomeo
dove l'etrusco pregava
 il Dio della terra di risparmiarlo
dalla sua collera
Nelle grotte della stesa roccia
gli eremiti pregavano il loro Dio
di tenere lontano la sua furia
ma la terra ha tremato di nuovo
e ha spaccato in due la montagna
Dall'alto lo sguardo precipita verso il mare.
Mi sento in bilico fra cielo e terra
ed ho paura di cadere
ma fisso i tuoi occhi e non ho paura.



venerdì 19 maggio 2017

Spread19.5.2017

Spread19.5.2017

Avvio in restringimento per lo spread tra BTp e Bund tedeschi. I BTp decennali (Isin IT0005253676) segnano un differenziale rispetto ai pari scadenza della Germania di 176 punti base stamattina, in calo dai 179 punti di ieri. Il rendimento dei decennali italiani scende al 2,13% dal 2,15% di ieri sera. http://finanza-mercati.ilsole24ore.com.19.5.2017.

Spread Btp-Bund

Spread Btp-Bund

Con lo spread Btp-Bund si indica il differenziale (ovvero la differenza) tra il rendimento dei buoni del tesoro italiani e contro gli omologhi tedeschi.
I titoli di Stato sono delle obbligazioni che un Paese emette in cambio di soldi da parte dell’investitore, con un relativo rendimento ad una determinata scadenza. Più la salute di uno stato è salda e forte, meno rendimento lo Stato darà all’investitore perché si tratta di un investimento molto sicuro - non esiste il rischio che lo Stato non riesca a ripagare chi ha comprato le sue obbligazioni.
Più l’economia di uno stato è a rischio, più il rendimento sarà alto secondo lo stesso ragionamento ma all’inverso.
Lo spread Btp-Bund: è un valore che ci dice quanto è più pericoloso prestare soldi allo stato italiano (comprando Btp) rispetto al comprare il Bund.
Il Btp è paragonato al titolo di stato tedesco perché il Bund è visto dal mercato come un titolo senza rischio dato che l’economia della Germania è molto solida.
Più alto è lo spread Btp-Bund, più alto è il rischio nel comprare il Btp.
Per calcolare lo spread Btp-Bund viene preso un Btp con scadenza a 10 anni e si calcola quale sarà il suo rendimento al giorno della scadenza. Poi si prende un Bund a 10 anni e, allo stesso modo, si calcola quale sarà il rendimento a scadenza. 
A questo punto abbiamo in mano due valori: il rendimento del titolo italiano a 10 anni a scadenza e il rendimento del titolo tedesco a 10 anni a scadenza.
Ora, per completare il calcolo dello spread Btp-Bund, occorre fare la differenza (ovvero “spread”) tra il rendimento del Bund e il rendimento del Btp.
Spread Btp Bund: Rendimento Btp - Rendimento Bund
Per il calcolo dello spread Btp-Bund vengono presi i rendimenti di entrambi i titoli in tempo reale, rispetto al prezzo pagato all’acquisto dei titoli. Di seguito una spiegazione più dettagliata di come funziona il calcolo dei rendimenti dei titoli di stato.
Ad oggi lo spread Btp-Bund è di 175 punti base: significa che il Btp italiano al momento rende l’1,75% in più rispetto al bund tedesco.
Il rendimento di un titolo viene calcolato su due componenti:
la cedola, un interesse che lo stato paga periodicamente e
il guadagno (o la perdita) in conto capitale, la differenza tra quanto l’investitore ha pagato al momento dell’acquisto del titolo di stato e quanto gli viene restituito dallo Stato al momento della scadenza.
Per questo motivo, il calcolo del rendimento di un titolo di stato avviene addizionando gli interessi alla differenza tra l’importo rimborsato e l’importo speso all’acquisto, il tutto diviso per il prezzo d’acquisto.
Se lo spread tra il rendimento del Btp a 10 anni e quello del Bund a 10 anni aumenta, tutti ne parlano con grande timore.
L’aumento dello spread Btp-Bund può verificarsi quando il rendimento del Btp italiano aumenta rispetto a quello del bund tedesco. Questo significa che l’Italia dà un rendimento più alto sui suoi titoli rispetto a quanto dà la Germania sui bund con la stessa scadenza.
Se da una parte per l’investitore che ha in portafoglio i Btp italiani sia una notizia positiva l’aumento dello spread Btp-Bund - perché significa che avrà un maggior ritorno una volta scaduti - dall’altra il fatto che lo spread aumenti non è una bella notizia per lo Stato italiano.
L’aumento dei rendimenti dei Btp significa che l’Italia è diventata un’economia più “pericolosa”, e aumenta il rischio che il Paese non sia in grado di ripagare i detentori dei Btp una volta giunti a scadenza. Quando l’Italia per una serie di eventi inizia ad essere considerata un paese poco sicuro, i rendimenti dei titoli di Stato aumentano perché altrimenti nessuno vorrebbe investire e prestare soldi all’Italia attraverso i Btp - che altro non sono che delle richieste di prestito da parte dello Stato verso gli investitori.
I rendimenti che l’Italia offre vanno tutti a finire nel debito pubblico. Quindi, meno sicura è l’Italia più lo Stato dovrà offrire un rendimento più alto per vendere i Btp, più il rendimento sale, più costoso diventa per l’Italia ripagare i Btp a scadenza, più aumenta il costo dei Btp per le casse italiane e più aumenta il debito pubblico.
Quali sono le conseguenze di quando lo spread tra il Btp e il Bund aumenta?
Una delle conseguenze principali è l’aumento del debito pubblico. Per i Btp già emessi, non c’è nessun problema: lo stato italiano al momento della scadenza paga comunque il rendimento concordato al momento dell’acquisto da parte dell’investitore.
Tuttavia, più aumenta il rischio percepito sull’economia italiana (ovvero più aumenta lo spread Btp-Bund), più lo stato dovrà emettere dei nuovi Btp con un tasso di rendimento più alto per sperare che qualcuno li voglia comprare.
La necessità di aumentare il rendimento va a pesare sulle casse dello stato e sul debito pubblico del nostro paese.
www.forexinfo.it

lunedì 15 maggio 2017

Gentiloni. Pechino:

Gentiloni. Pechino:

«Pyongyang preoccupa, serve una risposta seria»
«Preoccupa quello che succede in questo quadrante del mondo. La risposta credo debba venire con fermezza, anche in questo contesto, che è prevalentemente economico». Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni a Pechino per il Forum 'Belt and Road' commentando il lancio balistico della Corea del Nord. Bisogna puntare «sulla diplomazia e l'Italia ha un ruolo particolare essendo alla presidenza del comitato Onu per le sanzioni», ha aggiunto. «Non bisogna considerare queste cose come bizzarrie o stranezze locali: È un problema serio per la stabilità e la sicurezza globale e sono convinto che anche il prossimo G7, in amicizia, darà un contributo a risolvere questa questione», ha concluso Gentiloni.il messaggero.it.14.5.2017.
L’Ottimista. Contributo fondamentale del nostro presidente del consiglio per disegnare nuovi rapporti anche in oriente.


domenica 14 maggio 2017

Comune Piacenza. Piccolo Museo della Poesia

Comune Piacenza. Piccolo Museo della Poesia

Il Piccolo Museo della Poesia Incolmabili fenditure nasce a Piacenza Via Pace, 5 per iniziativa dell’omonima associazione culturale. I soci fondatori dell’associazione hanno perseguito tenacemente il sogno di veder nascere il primo museo della Poesia in Europa. E infatti se non si considerano le numerose Case della Poesia esistenti (le quali si configurano certamente per essere luoghi dedicati alle promozione della poesia, ma non nell’accezione prettamente museale che include i concetti di conservazione e vivificazione di un bene, di un oggetto, di un’opera d’arte), questa del museo della Poesia è davvero una prima esperienza pilota, a livello continentale.
Ampia e accessibile l’apertura al pubblico: dal mercoledì al sabato, con orario continuato dalle 11 alle 19; il martedì e la domenica, su prenotazione; ingresso, rigorosamente gratuito.
Il Piccolo Museo, che fa parte dell’Associazione Nazionale Musei Locali ed Istituzionali (ANMLI), ha costituito un prestigioso Comitato scientifico, composto da poeti, artisti e critici, con comprovata esperienza internazionale; a presiedere il Comitato il Poeta, nativo di Melegnano, Guido Oldani (direttore per Mursia della collana Argani di poesia, ideatore del Realismo terminale).
Per quanto concerne la specificità della straordinaria collezione museale, va detto che il focus sia prevalentemente incentrato sulla Poesia italiana del ‘900 (ma non mancano meravigliose incursioni nella Poesia di ogni tempo, da Dante a Leopardi, da Goethe a Baudelaire; fino al giungere della più significativa e pregnante poesia contemporanea), con libri, antologie, riviste letterarie, anche di somma rarità, a farla da padrone; senza trascurare lettere, dischi, quadri, sculture, a rendere questo luogo unico, per suggestione e atmosfera.
E non sembri contraddittorio, se al fianco di una dimensione museale che abbiamo descritto come quasi intimistica, si affianchi un’altra idea di museo che abbia nella vitalità e nel dinamismo il proprio tratto distintivo. Ci riferiamo ad un ruolo, per il museo, di presenza operante nell’arte e nella poesia coeva; un museo che attraverso la funzione di Galleria d’Arte di fatto interloquisca con le intelligenze più avanzate della nostra contemporaneità, nella letteratura, nell’arte; che si ponga al centro della sperimentazione e dell’innovazione, assiemando così, memoria e rivolgimento. piccolomuseodellapoesia.it



Comune Caorso Centrale nucleare. Scorie

Comune Caorso Centrale nucleare. Scorie

Nell'ex centrale nucleare di Caorso, dove circa 800 persone hanno avuto o avranno la possibilità di visitare edificio reattore, sala comando e altre aree dell'impianto. Sabrina Romani, direttrice della struttura, ha fatto il punto della situazione sulla dismissione in corso e sui progetti in partenza. Parlando anche dell'atteso deposito nazionale per le scorie radioattive che Sogin deve realizzare (si presume entro il 2025). laprovinciacr.it.6.5.2017.
Non trova soluzione il problema della sistemazione dei nostri rifiuti nucleari in un deposito unico nazionale. Da decenni si trovano in depositi provvisori in varie località del Paese, in condizioni non sempre di massima sicurezza. Se ne parla inutilmente dalla fine degli anni Ottanta. Ed è ormai evidente che il governo una soluzione non solo non la cerca, ma proprio non la vuole. 
Perché il ministero dello Sviluppo economico e il ministero dell’Ambiente affermano di non avere già disponibile il Rapporto ambientale?
Semplice: se lo ammettessero dovrebbero dare inizio all’ultima fase della Valutazione ambientale. Scatterebbero allora i 180 giorni al termine dei quali dovrebbe essere pubblicata la carta indicante tutte le aree dove potrebbe sorgere il deposito.
I cittadini e i sindaci di quelle aree valuterebbero i pro e i contro dell’avere il deposito nel loro territorio ed esprimerebbero una scelta.
Invece il potere politico fa di tutto per procrastinare all’infinito la pubblicazione della Cnapi, attaccandosi a questioni formali. Così il Paese non manderà mai alla Ue il Programma nazionale di gestione dei rifiuti radioattivi, con le gravi conseguenze che ne derivano, oltre alla solita pessima figura di italiani inconcludenti.
È necessaria una disgrazia affinché la questione sia presa in considerazione da coloro che ne hanno la responsabilità? Ricordiamo che nel 2015 su tutti i media assistemmo a una costosissima campagna di comunicazione che avrebbe dovuto educare l’opinione pubblica all’idea di un deposito.
In luglio i vertici della Sogin furono completamente rinnovati e rapidamente conclusero i compiti di loro pertinenza. Si rinnovò pure l’orientamento governativo sulla procedura: la Cnapi sarebbe diventata il punto di arrivo della valutazione strategica ambientale e finalmente pubblicata.
UN MODUS operandi razionale e condivisibile. In realtà divenne l’ennesimo escamotage per rimandare. Infatti, una procedura così complessa richiede tempi di attuazione di almeno sei mesi, a cui si devono aggiungere le lungaggini causate da emendamenti, revisioni, riscontri, ecc. in un bailamme che vede coinvolti, il ministero per l’Ambiente, quello dello Sviluppo economico e il ministero dei Beni culturali.
UNA PLETORA di divisioni e un esercito di funzionari. La condizione perfetta per rimpalli, rinvii, sospensioni. Senza alcun regista del processo con l’onere di coordinare, l’impegno di incalzare, l’obbligo di sanzionare le inadempienze, visto che neppure l’autorità competente, l’Isin, è operativa.
Ci sono tutti gli ingredienti per continuare a nascondere la polvere sotto il tappeto e spendere i soldi dei contribuenti nel rinnovare, ingrandire e aggiungere depositi che, invece dovrebbero sparire tra otto anni. Per screditare l’Italia già incappata circa un anno fa in una procedura d’infrazione per i ritardi accumulati nella gestione delle scorie radioattive.Chi guadagna con questa strategia del rimando? Sicuramente ci perdiamo noi.
L’ ESECUTIVO in carica preferisce lasciare il grattacapo al suo successore. Con quali risultati? Che quando la scadenza sarà troppo ravvicinata e i convogli carichi delle barre del combustibile spedito all’estero per essere ricondizionato saranno alle frontiere, toccherà prendere decisioni d’urgenza. E si sa, nell’urgenza, tutto vale. Anche l’imposizione dall’alto, invece di una concertazione con la popolazione come si è promesso da due anni.
L’Ottimista. Ma tanto le mandiamo trattare in altri paesi ed il rischio è limitato. In questa maniera è possibile pagare in bolletta il trattamento per le scorie per qualche altro decennio.

Soros George. Open Society Foundations

Soros George. Open Society Foundations

George Soros Investor and philanthropist George Soros established the Open Society Foundations to help countries make the transition from communism.
The Open Society Foundations work to build vibrant and tolerant societies whose governments are accountable and open to the participation of all people.
We seek to strengthen the rule of law; respect for human rights, minorities, and a diversity of opinions; democratically elected governments; and a civil society that helps keep government power in check.
We help to shape public policies that assure greater fairness in political, legal, and economic systems and safeguard fundamental rights.
We implement initiatives to advance justice, education, public health, and independent media.
We build alliances across borders and continents on issues such as corruption and freedom of information.
Working in every part of the world, the Open Society Foundations place a high priority on protecting and improving the lives of people in marginalized communities. www.opensocietyfoundations.org.
Ventuno anni fa, con il suo fondo Quantum, contribuì a portare la lira, e la nostra economia, a un passo dal baratro. Ora, George Soros, finanziare americano di origini ungheresi con un patrimonio da 14 miliardi di dollari e una seconda vita da filantropo, è fresco vincitore del premio Terzani, ricevuto ieri a Udine per il suo saggio "La crisi globale e l'instabilità finanziaria europea". Da lì, parlando con Repubblica e La Stampa, ripercorre la massiccia operazione speculativa che mise in ginocchio nel 1992 il Paese. E difende, non senza un certo cinismo, tutte le sue mosse.
"L'attacco speculativo contro la lira - esordisce Soros - fu una legittima operazione finanziaria". "Mi ero basato sulle dichiarazioni della Bundesbank, che dicevano che la banca tedesca non avrebbe sostenuto la valuta italiana. Bastava saperle leggere". Nessun segreto, insomma. Nessuna informazione riservata o soffiata nei salotti dell'alta finanza. Solo una lucida, ma spietata, comprensione della realtà, che Soros sintetizza con nuna formula particorlamente efficace: "Gli speculatori fanno il loro lavoro, non hanno colpe. Queste semmai competono ai legislatori che permettono che le speculazioni avvengano. Gli speculatori sono solo i messaggeri di cattive notizie".
"In Italia la tregua non durerà". Quindi una riflessione sul nostro Paese. La tregua dei mercati verso l'Italia, secondo Soros, "non durerà a lungo. Siamo in una situazione lontana dall'equilibrio". "L'Italia - dice - "è in grave difficoltà anche se "non è senza speranza. Con dei cambiamenti alla struttura dell'euro potrà risolvere i suoi problemi". E ancora. "La grave recessione deriva dalle regole di austerità imposte dall'Europa". Ma " l'Italia "non rischia di fare la fine di Cipro" afferma ancora Soros per il quale pesa la crisi politica interna. "C'è una tragedia dell'Europa e anche una tragedia dell'Italia: la crisi dell'euro sta lavorando per far tornare Berlusconi..." conclude il magnate.
L'operazione. L'azione di Soros nel 1992 - la vendita di lire allo scoperto comprando dollari - costrinse la Banca d'Italia a vendere 48 miliardi di dollari di riserve per sostenere il cambio, portando a una svalutazione della nostra moneta del 30% e l'estromissione della lira dal sistema monetario europeo.
Le consguenze. Per rientrare nello Sme, il governo italiano fu obbligato a una delle più pesanti manovre finanziarie della sua storia - circa 93 mila miliardi di lire - al cui interno, tra le tante misure, fece per la prima volta la sua comparsa l'imposta sulla casa (Ici), oggi divenuta Imu. Soltanto cinque mesi prima il presidente del consiglio di allora Giuliano Amato, proprio a causa della difficile situazione economica in cui versava il nostro Paese anche prima dell'attacco speculativo di Soros, era stato obbligato a dare il via libera al prelievo forzoso del 6/1000 sui conti correnti nella notte tra il 9 e 10 luglio. .huffingtonpost.it/2013/05/12.



Mogherini Federica. Insieme

Mogherini Federica. Insieme 
Anche se "la storia a volte ci ha divisi", per risolvere le nostre crisi - dalla Libia alla Siria al Medio Oriente - "non possiamo che farlo insieme".
Anche per sfruttare "la grande opportunità della migrazione regolare, necessaria all'economia Ue". Questo il messaggio dell'alto rappresentante della politica estera della Ue, Federica Mogherini, nel suo intervento all'Assemblea parlamentare dell'Unione per il Mediterraneo, a Roma.
Per la Mogherini giovani, donne e sostegno all'economia informale sono le tre priorità del lavoro da compiere insieme nell'ambito dell'UpM. I giovani "rappresentano la questione principale per la quale non possiamo fallire, da nord e sud del Mediterraneo", e nell'Upm "dobbiamo condividere il modo per superare il malcontento" di tanti che si sentono esclusi dal mercato del lavoro.Ansa.it 13.5.2017.
L’Ottimista.  Questo sì che è un programma dettagliato che servirà a dipanare l'Agraria la grave crisi mediorientale con questo sistema riusciremo a pacificare la Siria unificare e la Libia e regolarizzare gli afflussi dalla Nigeria.

Sono molto contento che facciamo tutto assieme. Non capisco però perché loro comandano e incassano e noi ubbidiamo e paghiamo.

sabato 13 maggio 2017

Economia . MEF. Bitcoin

Economia . MEF. Bitcoin

I bitcoin circolano solo su Internet secondo regole prestabilite da un gruppo di persone, che agiscono in base al protocollo di Satoshi Nakamoto, che nel 2008 ha ideato la criptovaluta. La valuta è distribuita come un software da installare in un certo numero di computer per poter poi operare da remoto. La diffusione dei bitcoin è stata rapida e legata a motivi finanziari e ideologici. Si pensava di poter creare una metaeconomia virtuale in cui le banche sarebbero risultate obsolete perché avrebbero permesso transizioni finanziarie tra cittadini senza alcun intermediario.
Per alcuni si chiama moneta virtuale. Per altri, valuta matematica. L’agenzia delle entrate, ad esempio, ha stabilito che in quanto valuta, il bitcoin non è soggetta a iva ma le aziende devono portarla in bilancio. agi.it/economia/2017/05/12/

LOttimista. E ovvio che una  ditta che opera in Italia con una consociata che ha sede in Irlanda e si fa pagare in bitcoin su di un conto alle Cayman metterà a bilancio i bitcoin che riceve in pagamento.
Un massiccio attacco informatico avrebbe infatti colpito non solo varie aziende private ma anche  strutture pubbliche in tutto il mondo, Italia compresa. Come riporta la Bbc, gli screenshot di un programma che blocca i computer e richiede il pagamento di un riscatto in bitcoin è stato scambiato online tra alcune delle entità che sostengono di essere state colpite dall’attacco degli hacker. Secondo quanto rilevato dall’esperto di cyber security Jakub Krouster, il virus del tipo ransomware, denominato “WannaCry”, sarebbe finora stato rilevato 36mila volte. Russia, Ucraina e Taiwan sarebbero i Paesi più colpiti, ma il virus avrebbe colpito anche negli Usa, in Cina, Spagna, Italia, Vietnam e Regno Unito, dove sono stati infettati i sistemi informatici del Servizio sanitario nazionale. In Italia, secondo quanto , riporta la Bbc, un utente ha condiviso online le immagini di quello sembra essere un laboratorio universitario con i computer bloccati dal virus.secoloditalia.it/2017/05/13.
L’Ottimista. L’economia mondiale rischia di avere delle belle sorprese dai bit coin. Niente paura in un battibaleno saranno prese le misure per rendere nominative le transazione e per fare pagare le tasse alla criminalità internazionale che li sta usando.

In Italia c’è poi la polizia postale e l’Agenzia delle entrate col modello Redditi!

venerdì 12 maggio 2017

Comune. Conegliano Veneto. Raccolta differenziata. Risparmio

Comune. Conegliano Veneto. Raccolta differenziata. Risparmio

Ogni mese, il cittadino che infilerà più bottiglie di plastica nel cassonetto della differenziata, si vedrà pagata la tassa della spazzatura annuale dal consorzio che ricicla le bottiglie.
Chi non vincerà, si vedrà comunque pagare dai riciclatori un centesimo per ogni bottiglia inserita.
Il singolare incentivo alla raccolta differenziata sarà avviato a in tre comuni veneti della provincia di Treviso, Conegliano Veneto, Vittorio Veneto e Oderzo. Il progetto, battezzato “Equaazione–Tu ricicli, io ti pago“, è stato realizzato dai riciclatori Savno, Consorzio Servizi di Igiene territorio Tv1 e Ascotrade, con la collaborazione dei tre Comuni. Equaazione punta a premiare i cittadini virtuosi che conferiscono i loro rifiuti (bottiglie di plastica Pet) nei riciclatori incentivanti, dispositivi automatizzati per la raccolta e la compattazione di bottiglie di plastica.
Questi macchinari consentono di rilasciare ai cittadini, in cambio di ogni bottiglia Pet conferita, un bonus in euro, da utilizzare in negozi o attività convenzionate, o soldi veri, reali e spendibili tramite 2Pay, app su smartphone.

Per la prima volta in Italia, i cittadini più virtuosi potranno risparmiare concretamente sulle tasse della spazzatura: Savno riconoscerà un centesimo per ogni bottiglia inserita e da gennaio 2017 ogni mese il cittadino che più riciclerà nei 3 comuni partecipanti al progetto potrà considerare pagata la sua Tari annuale. Ascotrade, sempre da gennaio 2017, scalerà invece ai propri clienti i centesimi accumulati con il riciclo direttamente dalla bolletta della luce. Il primo eco-compattatore del progetto Equaazione, ideato da EverGreen Recycle, è stato inaugurato a Conegliano, in Via Cristoforo Colombo 84. secoloditalia.it/ 2016/11/21.

Riforma Legge elettorale . Proposta You trend

Riforma Legge elettorale . Proposta You trend

La proposta di legge elettorale che abbiamo presentato ieri mattina alla Camera dei Deputati è un tentativo di uscire dallo stallo politico/istituzionale venutosi a creare dopo la bocciatura della riforma costituzionale e soprattutto dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato parti importanti della legge elettorale Italicum.
• 50% dei seggi assegnati in collegi uninominali a turno unico
La proposta prevede che metà dei seggi siano assegnati in collegi uninominali, sia alla Camera (309 seggi) che al Senato (154).
• 50% dei seggi assegnato con metodo proporzionale di lista
L’altra metà dei seggi è assegnata con metodo proporzionale. Alla Camera, la ripartizione avviene su base nazionale, con metodo del quoziente naturale (Hare) e tra le liste che superano il 3% dei voti; in seguito, i seggi spettanti a ciascuna lista vengono ripartiti nelle 27 circoscrizioni (quelle attualmente esistenti) in base ai voti ottenuti in ciascuna. Al Senato, l’assegnazione – coerentemente con il dettato costituzionale – avviene su base regionale. Qui non sono previste soglie di sbarramento: il metodo è sempre quello del quoziente, ma per ottenere seggi occorre riportare almeno un quoziente intero. Ciò significa che la soglia di sbarramento “effettiva” varia in funzione del numero di seggi proporzionali messi in palio in ciascuna regione, risultando più bassa in quelle più grandi (Lombardia, Lazio, Campania, Veneto, Sicilia) e più alta in quelle di medie e piccole dimensioni. Ciò fa sì che il sistema risulti complessivamente più premiante per i partiti maggiori al Senato che non alla Camera.
• I candidati nei collegi uninominali sono collegati a una o più liste
Tutti i candidati nei collegi uninominali devono essere collegati ad una o più liste. Le liste sono libere di sostenere candidati comuni nei collegi di una circoscrizione (Camera) o di una regione (Senato), oppure di presentare candidati propri. Sostenere una candidatura comune nei collegi uninominali è l’unica forma di collegamento tra le liste: nella ripartizione proporzionale, infatti, non si tiene conto in alcun modo di questo collegamento, e le liste ottengono seggi nello stesso modo sia che abbiano sostenuto candidati nei collegi uninominali insieme ad altre liste sia che ne abbiano candidati solo di propri.
• La scheda è unica, ed è simile a quella per i comuni superiori ai 15.000 abitanti
La scheda elettorale è in tutto e per tutto simile a quella in uso per il rinnovo dei consigli comunali nelle città con più di 15.000 abitanti. Il riquadro con il nome del candidato al collegio uninominale è graficamente connesso ai simboli delle liste che lo sostengono
• Si può votare in tre modi (c’è anche il “voto disgiunto”)
Come per i comuni, l’elettore può esercitare il voto in tre modi diversi: 1) può votare solo per un candidato al collegio uninominale, tracciando una croce sul riquadro con il nome del candidato, e in tal caso il voto non si estende alla lista o alle liste che lo sostengono; 2) può votare solo per una lista, tracciandovi una croce sopra, e in tal caso il voto si estende anche al candidato di quella lista al collegio uninominale; 3) infine, può tracciare una croce sia sul riquadro col nome del candidato di collegio sia sul simbolo di una lista: in questo caso, è possibile un voto “disgiunto”, cioè votare per una lista che non sostiene il candidato di collegio votato, e in tal caso il voto va sia al candidato di collegio sia alla lista “avversaria”.
Votando una lista, come detto, si possono esprimere fino a due preferenze. L’elettore dispone quindi di tre voti: il voto al candidato di collegio uninominale, che esprime una forma di rappresentanza territoriale; il voto alla lista, che costituisce invece la forma di rappresentanza “politica”, e su cui agisce una ripartizione proporzionale che ha proprio lo scopo di rispecchiare i diversi orientamenti politici degli elettori; questa forma di rappresentanza può essere arricchita ulteriormente esprimendo una o due preferenze a candidati della lista scelta. youtrend.it.
L’Ottimista. youTrend ha formulato una proposta elettorale che consente di arrivare ad una maggioranza di coalizione molto semplice molto significativa. Il Parlamento è da anni che studia la riforma elettorale ma ognuno vuol farsi la sua legge elettorale che gli convenga per i suoi interessi elettorali . Bisogna  raggiungere il maggior numero di onorevoli per poter comandare l'Italia da soli.
Questo è l'obiettivo del il partito vuole comandare l'Italia con i suoi uomini .Un sistema veramente molto democratico.

C’è da sperare che l’intervento di un terzo possa mettere tutti d’accordo!

martedì 9 maggio 2017

Sgarbi Vittorio. Carrara . Rinascimento


Adesso al grido - lanciato su facebook - di “non fate le capre” la carriera amministrativa del professore più mediatico d’Italia, sembra fare tappa di nuovo a Carrara: proprio nelle scorse ore, così ha annunciato con orgoglio Gianni Musetti, è arrivato il primo via libera alla sua candidatura per Carrara con la “sua” lista Rinascimento a cui dovrebbero affiancarsi oltre a quella intitolata al presidente americano anche altre liste civiche, trasversali che “pescherebbero” anche nel centro sinistra.
Il nome di chi potrebbe essere la capolista di Rinascimento, è l’imprenditrice Alessandra Benedetta Caffaz che già da mesi ha espresso la sua volontà di scendere in campo per dare una mano alla “sua” Carrara.
«Le cose sono molto chiare - comincia col dire Sgarbi - Io ho dato la mia disponibilità, al di là della lista Trump e questo va precisato, a fare sì che il mio movimento Rinascimento abbia a Carrara una sorta di lista apripista. Un test importante per valutare l’adesione delle varie componenti dell’arco costituzionale».
La nostra proposta - continua Sgarbi - sarà una proposta costruttiva»,
«Io non ho dubbi - sottolinea con forza Gianni Musetti - con Vittorio candidato sindaco a Carrara si vince.».
http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2017/03/23/








Soru Renato. Assoluzione

Soru Renato. Assoluzione

L'evasione tributaria c'è stata, ma non c'era il dolo perché venga configurata come un reato.
A questa conclusione è arrivato il sostituto procuratore generale Giancarlo Moi che oggi ha chiesto l'assoluzione per Renato Soru. Il fondatore di Tiscali, ed eurodeputato del Pd, era stato condannato nel maggio dello scorso anno a tre anni di reclusione dal giudice del Tribunale di Cagliari, Sandra Lepore.
Dopo quella sentenza si era dimesso dalla carico di segretario del Pd sardo. Soru era accusato di aver evaso 2,6 milioni di euro nell'ambito di un prestito fatto dalla società Andalas Ldt (sempre di Soru) a Tiscali.
Oggi, nel processo di secondo grado che si sta celebrando in Corte d'Appello a Cagliari, il pg ha chiesto l'assoluzione per "insussistenza del dolo specifico" per Soru, difeso dagli avvocati Ennio Amodio e Fabio Pili.
In questi mesi, intanto, il patron di Tiscali ha estinto il proprio debito con l'Agenzia delle entrate, pagando oltre 7 milioni di euro (compresi anche gli interessi e le sanzioni).
Soru ha quindi chiuso anche la parte tributaria della vicenda. ilpopulista.it/news/6-Aprile-2017

L’Ottimista. L’imputato è sempre contento in caso di assoluzione anche se paga 7 milioni di euro di sanzioni.

Economia MEF. Investimenti pubblici in ribasso



Nell’Area Euro gli investimenti sono stati in caduta libera per molti anni. In particolare gli investimenti netti, cioè quelli che contribuiscono alla crescita del capitale di un paese.
Dal 2007 al 2013, gli investimenti netti sono scesi del 75%, trascinati dal crollo degli investimenti in costruzioni, a loro volta congelati dalla caduta dei valori immobiliari.
Dal 2010 al 2015 la riduzione degli investimenti pubblici netti ha contato per circa il 20% del totale delle manovre di consolidamento fiscale attuate nei 12 paesi “fondatori” dell’Area Euro entrati in “austerità”, con punte del 33% in Spagna e del 27,5% in Portogallo.
In Italia, gli investimenti fissi netti complessivi sono addirittura stati negativi per tre anni consecutivi, dal 2013 al 2015. E anche quelli pubblici sono stati negativi. In quasi tutti i paesi dell’Eurozona il rapporto tra investimenti pubblici e il totale degli investimenti era di parecchio inferiore nel 2013 rispetto a quanto fosse nel 1999, quando la moneta unica fu avviata. Secondo alcune stime, in Germania gli investimenti pubblici netti sarebbero divenuti negativi già dal 2003.
È facile comprendere perché siano stati soprattutto gli investimenti pubblici a rimetterci.
La spesa per investimenti può essere tagliata più rapidamente della spesa sociale e con minori costi politici nel breve periodo. Ma ridurre smisuratamente gli investimenti pubblici per far quadrare il bilancio non è una buona idea, perché si ottiene una drastica restrizione del capitale pubblico e si mette a repentaglio la realizzazione dei grandi progetti infrastrutturali che richiedono una spesa costante e prolungata nel tempo.
Dal momento che una (profonda) revisione delle regole europee di finanza pubblica appare inevitabile e urgente, è opportuno inserire tra le regole una forma di protezione degli investimenti pubblici netti.
Al fine di evitare un conflitto insanabile tra la golden rule e l’obiettivo di cominciare a ridurre il rapporto tra debito e Pil verso il 60%, definito nel fiscal compact, si potrebbe introdurre un limite superiore agli investimenti pubblici deducibili. L’economista tedesco Achim Truger ha suggerito di fissare il limite delle spese deducibili per la golden rule all’1,5% del Pil. In pratica, dal deficit strutturale (in rapporto al Pil) definito nell’obiettivo di medio termine da ciascun paese e concordato con la Commissione si potrebbero sottrarre le spese di investimento netto fino a un massimo dell’1,5% del Pil.
In particolare, si potrebbero così tutelare gli investimenti pluriennali che caratterizzano le grandi opere infrastrutturali e il risanamento idrogeologico del territorio.
Per ottenere tale spinta è necessario che l’Eurozona si doti anche di un piano di investimenti pubblici destinato a interventi medio-piccoli, attivabili rapidamente e modulabili in modo coerente con le esigenze del ciclo economico (si possono cioè ridurre senza troppi danni qualora l’economia entrasse in fase espansiva). Penso a progetti di riqualificazione e ripristino del territorio, delle periferie urbane; alla sostituzione di edifici bassi, sismicamente insicuri ed energivori con edifici alti, sicuri e “verdi”, soprattutto dove è sensato aumentare le densità di costruzione, cioè nelle grandi città, intorno alle fermate delle linee del trasporto rapido di massa. repubblica.it/ 2017/04/03.


Economia MEF. Tassazione rendite finanziarie 2017



E’ passato più di tre anni da quando, il 1 luglio 2014, sono entrate in vigore le nuove regolamentazioni sulla tassazione rendite finanziarie che hanno investito milioni di italiani.
La manovra ha visto elevare di 6 punti percentuali la pressione sui guadagni ottenuti attraverso la stragrande maggioranza dei prodotti d’ investimento scambiati in Italia.
Dal 20%, quindi, oggi la tassazione rendite finanziarie è passata al 26%, poco più di un quarto del guadagno totale di risparmiatori.
Il legislatore, però, non ha utilizzato un approccio su tutti gli strumenti disponibili sul mercato: l’obiettivo, infatti, è stato quello di avvantaggiare i cittadini che investono nei Titoli di Stato, nei Buoni Postali Fruttiferi e nelle polizze vita.
Gli impatti più gravi, invece, hanno interessato i conti di deposito, le obbligazioni, l’intero mercato azionario ed i prodotti della cosiddetta gestione del risparmio.
Titoli di Stato, BFP e Polizze vita: la tassazione non subisce variazioni
Negli anni 90 era diventato un tam tam noto a tutti: “investi nei Titoli di Stato che fruttano e sono sicuri”. A oltre 15 anni di distanza questa frase non è mai stata più vera, soprattutto sul fronte delle tassazioni da pagare per chi investe. I Buoni del Tesoro, infatti, non hanno subito variazioni e sono rimasti, come nel passato, ad una pressione del 12,5%. Così come i Buoni Postali, inalterati dopo l’ultima manovra governativa. Chiudono la categoria degli intoccabili le polizze sulla vita, le cosiddette coperture assicurative di ramo I: tassazione che non si muove dall’ormai canonico 12,5% ed esenzione completa dall’imposta di bollo dello 0,2%.
Dal 1° luglio 2014 tutti i guadagni effettuati da compravendite azionarie (in generale da capital gain) subiscono una tassazione del 26%. Ciò significa che per ogni 100 euro di guadagno ben 26 vengono assorbiti dal gettito fiscale.
I conti deposito, infine, non stanno meglio: il già loro risicato profitto degli ultimi periodi viene ancor più eroso dall’imposta fiscale al 26% . .apprendistatoprovinciaroma.it/



lunedì 8 maggio 2017

Macron Emmanuel . Elezioni presidenziali vittoria. Effetto economico




La vittoria di Emmanuel Macron alle elezioni presidenziali francesitranquillizza i mercati, che si aspettavano ampiamente una affermazione del candidato centrista e non trovano dunque troppo spazio per festeggiare lo scampato pericolo del sovranismo di Le Pen. Le Borse del Vecchio aprono positive, poi diventano miste: 
Julien Lafargue di Jp Morgan Private Bank sottolinea che è un esito "favorevole per gli investimenti rischiosi e per l'atteggiamento degli investitori in generale", ma visto che le quotazioni erano già salite nell'attesa di questo risultato "non ci aspettiamo una corsa prolungata dei listini, ma un rialzo che sarà più modesto di quello visto dopo il primo turno".
Dopo l'iniziale rafforzamento, sull'euro scattano le prese di profitto degli investitori che avevano scommesso sul candidato europeista. Discorso simile per gli spread: venerdì erano scesi i rendimenti dei decennali italiani e francesi, mentre oggi i differenziali tornano leggermente ad ampliarsi: lo spread fra Btp e Bund risale fin quasi a 180 punti base per un rendimento di nuovo al 2,2%.

L'attenzione macroeconomica si muove ora sulla Bce, in attesa della riunione del direttorio che tra un mese potrebbe dare indicazioni importanti sulla graduale stretta agli acquisti del Quantitative easing. repubblica.it/economia/2017/05/08/

Economia MEF. Debito pubblico gennaio 2017 a 2.255,2 miliardi

Economia MEF. Debito pubblico marzo 2017

Torna a crescere il debito pubblico italiano. A gennaio, secondo i dati della Banca d'Italia, il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 32,7 miliardi, attestandosi a 2.250,4. L'incremento è dovuto all'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (34,3 miliardi, a 77,4; 63,5 miliardi alla fine di gennaio del 2016), solo in parte compensato dall'avanzo di cassa (1,3 miliardi).
Il livello del debito raggiunto a gennaio non fa segnare un nuovo record (toccato a luglio 2016 con 2.255,2 miliardi).
L'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro, spiega l'istituto centrale, è stato parzialmente compensato anche dall'effetto complessivo degli scarti e dei premi all'emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione del cambio dell'euro (0,4 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 33,2 miliardi, quello degli Enti di previdenza di 0,1 miliardi; il debito delle Amministrazioni locali è invece diminuito di 0,6 miliardi.
Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari in gennaio a 35,4 miliardi, in aumento del 3,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2016. Lo scrive la Banca d'Italia nel fascicolo "Finanza pubblica, fabbisogno e debito". huffingtonpost.it/2017/03/15/

L’Ottimista. Se pochi ne parlano e non molto spesso vuol dire che non è un problema grave.

Rifugio_Chiavenna

http://www.trailmeup.com/home/trail?m=ITA_Lombardia_Rifugio_Chiavenna

Turchia. bloccata Wikipedia

Turchia. bloccata Wikipedia

 Sabato 29 aprile 2017 le autorità turche hanno bloccato l'accesso a tutte le versioni linguistiche di Wikipedia, ledendo il diritto di milioni di persone di accedere a informazioni storiche, culturali e scientifiche neutrali e munite di fonti verificabili.
-- Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come
L'oscuramento dell'intero sito è stato imposto dall'Autorità per le telecomunicazioni (Btk) per la mancata cancellazione di almeno due pagine dell'enciclopedia che affermano l'esistenza di legami tra Ankara e gruppi jihadisti in Siria. Secondo l'Ansa, la decisone della Turchia, che in passato aveva più volte bloccato anche l'accesso a YouTube, Facebook e Twitter, ha scatenato nuove proteste contro le limitazioni alla libertà di espressione e di informazione nel paese.
La comunità di lingua italiana ha espresso solidarietà alla popolazione turca e alla comunità dei wikipediani turchi e ha chiesto il ripristino del libero accesso all’enciclopedia lanciando un appello che è possibile sottoscrivere qui
Nel frattempo, un tribunale di Ankara ha respinto il ricorso della Fondazione Wikimedia, che possiede il dominio di Wikipedia, contro il blocco dell'accesso.
"Come espresso dai testi legali citati, la libertà di espressione non è uno dei diritti assoluti. Può essere limitata quando ci sono le condizioni necessarie", ha sostenuto il tribunale.

Tags: wikipediaturchia

sabato 6 maggio 2017

Cristiano Riccardo “Siria. L’ultimo genocidio”

Cristiano Riccardo “Siria. L’ultimo genocidio”

Martedì 9 maggio, alle 17.30, la sala “Walter Tobagi” della Fnsi ospita la presentazione del libro di Riccardo Cristiano “Siria. L’ultimo genocidio” (Castelvecchi editore). Insieme all’autore, saranno presenti il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Giuseppe Giulietti; Anna Foa, docente universitaria e autrice di “Portico d’Ottavia”; Amedeo Ricucci, giornalista Rai; padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli.
«Dopo anni di bombardamenti – scrive Riccardo Cristiano – nel 2016 Aleppo è stata conquistata e la popolazione dei suoi quartieri orientali deportata. Per averne ragione, i siriani, con l’appoggio di russi, iracheni e Hezbollah, hanno fatto ricorso, otto volte secondo Human Rights Watch, al gas di cloro. È solo un episodio della deriva cominciata il 21 agosto 2013, in un attacco con armi chimiche al gas sarin che causò la morte di circa 1500 persone, di cui moltissimi bambini, in una quartiere di Damasco, la Ghouta».
Una deriva che, dopo anni di guerra civile, il mondo non sembra ancora in grado di fermare. Appuntamento martedì 9 maggio, alle 17.30, nella sede della Fnsi, in corso Vittorio Emanuele II, 349 a Roma (secondo piano). liberainformazione.org/2017/05/05.
abbiamo chiesto ad altri Paesi che la pensano in modo simile al nostro sulla Siria di partecipare a un incontro".
    Lo ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano a margine di una cerimonia al sacrario dei martiri di Sant'Anna di Stazzema (Lucca). "Abbiamo chiesto ad altri Paesi, dall'Arabia Saudita alla Turchia, dagli Emirati Arabi ad altri ancora come la Giordania - ha proseguito - di essere qui e riflettere per ragionare insieme a noi e agli altri Paesi del G7 su quale sia la strategia migliore per dare pace e sicurezza alla Siria". ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2017/04/10/
Il raid aereo,con uso di armi chimiche, che ha causato oltre 50 morti in Siria, è stato definito "orribile" dall'Alto rappresentate degli Affari Esteri Ue, Mogherini,che parla di"situazione drammatica"e punta il dito:c'è una primaria responsabilità del regime che dovrebbe proteggere il suo popolo,non attaccarlo Intanto l'esercito siriano nega l'uso di armi chimiche e Mosca nega di aver partecipato al raid.Di"attacco inaccettabile"parla il presidente turco Erdogan.La Francia chiede riunione urgente del Consiglio Sicurezza Onu. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/4.4.2017
L’Ottimista. Sono contento che i responsabili degli stati civili prendano una posizione precisa, purtroppo non capisco che effetti può produrre per fermare il genocidio. Potrebbero fare di piu?


I disturbi del sonno - Farmaco e Cura


Condizioni in grado di disturbare il sonno
Gravidanza. Molte donne incinte vanno incontro a difficoltà durante la gestazione; l’affaticamento e la stanchezza sono per esempio molto comuni durante il primo e il terzo trimestre, ma sono più comuni anche:
insonnia,
sindrome delle gambe senza riposo,
sindrome delle apnee notturne,
bruciore gastroesofageo notturno,
necessità di urinare di notte.

Il sonno è un periodo di sospensione della coscienza e della volontà durante il quale il cervello rimane significativamente attivo; è un processo biologico complesso, che aiuta l’organismo a elaborare nuove informazioni e rimanere in buona salute.
Una buona notte di sonno è composta da cinque fasi e ognuna di essere è importante per assicurare un efficace riposo per mente e corpo; alcune fasi sono necessarie per aiutare recuperare le forze e sentirsi così riposati e energici il giorno successivo, mentre altre fasi sono necessarie ad acquisire le informazioni apprese durante la giornata e strutturarle nella memoria.
Una carenza di sonno è causa nel breve termine di problemi di apprendimento e può avere effetti devastanti su salute e benessere a lungo termine.
Ridurre il riposo necessario anche solo di un’ora può rendere più difficile concentrarsi il giorno successivo e può rallentare il tempo di reazione; contribuisce inoltre ad aumentare la probabilità di prendere decisioni sbagliate.
Il sonno influisce sullo stato d’animo dell’individuo e un riposo insufficiente può causare irritabilità.
Aumenta inoltre il rischio di depressione.
Il sonno è importante per mantenersi in buona salute; la carenza di sonno, oppure un riposo di cattiva qualità, aumenta il rischio di sviluppare pressione alta, malattie cardiache e altre condizioni mediche. La qualità del sonno è influenzata da fattori ambientali e dalla possibilità di dormire in modo continuo per l’intera notte. Poichè alcuni ormoni prodotti durante il sonno influenzano l’utilizzo dell’energia da parte del corpo, questa è probabilmente la spiegazione del nesso tra carenza di sonno e tendenza allo sviluppo di obesità e al diabete.
I ritmi del sonno sono regolati da due processi che lavorano insieme in modo complementare: l’unità di sonno e l’orologio circadiano (pronunciato sur-KAY-dee-uhn).
La necessità di dormire è una sensazione legata al tempo trascorso da sveglio, maggiore è il tempo trascorso da quando ci si è svegliati e più incisiva diverrà la sensazione, aumentando fin quando non sarà possibile riposarsi.
L’organismo è dotato di una sorta di orologio naturale, chiamato “orologio circadiano“, che aiuta a regolare il ritmo sonno-veglia. La parola “circadiano” si riferisce a cicli biologici ritmici che si ripetono a intervalli di circa 24 ore; l’orologio biologico è fortemente influenzato dalla luce, che è la ragione per cui le persone che vivono in regioni diverse hanno abitudini di sonno diverse, che possono cambiare nel corso dell’anno a seconda delle stagioni.
Al momento di coricarsi questi due fattori lavorano in sinergia per consentire all’organismo di addormentarsi; dopo qualche ora, quando la necessità di riposo inizia a diminuire, l’orologio biologico lavora per mantenere il sonno fino al mattino.
Cosa succede durante il sonno? Quando una persona dorme  il cervello passa ripetutamente e i  modo ciclico attraverso cinque fasi distinte, le fasi 1, 2, 3, 4 e la fase REM.
Durante le fasi non-REM (che corrispondono a circa il 75% del sonno):
Fase 1. L’organismo è in uno stato di dormiveglia.
Fase 2. Si cade in un sonno più profondo e ci si astrae completamente dall’ambiente; la temperatura corporea tende a diminuire leggermente.
Fasi 3 e 4. Si entra nella fase più di sonno profondo, che risulta essere particolarmente riposante.
La pressione sanguigna scende.
La frequenza di respirazione rallenta.
I muscoli si rilassano.
Aumenta la quantità di sangue portata ai muscoli.
L’organismo va incontro a riparazione e/o crescita.
L’energia viene ripristinata.
Si assiste al rilascio di ormoni.
Fase REM (25% del sonno): Circa 70-90 minuti dopo essersi addormentati, e poi a intervalli successivi di circa 90-110 minuti, si entra nel sonno REM, che tende a diventare sempre più lungo con il trascorrere della notte.
Il cervello è attivo e permette la genesi dei sogni.
Gli occhi sono caratterizzati da un rapido movimento laterale.
L’organismo è immobile e rilassato.
La temperatura corporea non è più finemente regolata.
La durata di ciascuna fase cambia durante la notte, in particolare all’inizio le fasi di sonno profondo sono particolarmente lunghe, mentre con il passare delle ore tendono ad accorciarsi a favore di un allungamento della fase REM; verso il mattino si trascorre quasi tutto il suo tempo nelle fasi 1 e 2 e REM.
Quanto sonno è necessario?
Le ore di sonno necessarie al giorno cambiano nel corso della vita. La necessità di dormire varia da persona a persona, ma nella tabella abbiamo elencato alcuni consigli generici per le diverse fasce d’età.
Età
Ore di sonno necessarie
Neonati
16–18 ore al giorno
Bambini in età prescolare
11–12 ore al giorno
Bambini in età scolare
Almeno 10 ore al giorno
Adolescenti
8–10 ore al giorno
Adulti e anziani
7–9 ore al giorno
Disturbi del sonno
Insonnia. È capitato a tutti di vivere episodi di insonnia, che può verificarsi a causa di stress, dieta, jet lag o altri fattori. L’insonnia influenza quasi sempre le prestazioni sul lavoro e il benessere generale di una persona.
La condizione aumenta la sua diffusione con l’età e colpisce fino al 30% degli uomini e il 40% delle donne almeno una volta nella vita. Per casi di insonnia a breve termine i medici curanti possono prescrivere sonniferi, ma che devono essere limitati a brevi periodi per evitare fenomeni di tolleranza e dipendenza. Per casi di insonnia più gravi o di lunga durata si stanno esplorando altri approcci, tra cui l’uso della fototerapia (terapia della luce) per alterare i ritmi circadiani.
Sindrome delle apnee notturne. Secondo la National Sleep Foundation circa 18 milioni di americani soffrono di apnea del sonno, ma nella maggior parte dei casi rimangono non diagnosticati. Chi soffre di questa condizione va incontro a interruzioni del respiro durante il sonno; i cambiamenti fisici, come le alterazioni nell’accumulo di grassi o la perdita del tono muscolare con l’invecchiamento, possono contribuire alla genesi del problema.
La polisonnografia registra le onde cerebrali, il battito cardiaco e la frequenza di respirazione di una persona durante un’intera notte, consentendo una diagnosi certa. I metodi di trattamento includono la perdita di peso e la perdita dell’abitudine a dormire sulla schiena. In alternativa è possibil ricorrere a speciali dispositivi da indossare durante la notte, oppure la chirurgia. In questi pazienti sono assolutamente controindicati i sonniferi, che potrebbero impedire loro di svegliarsi per respirare.
Sindrome delle gambe senza riposo (RLS). Questa condizione tende a manifestare una certa famigliarità e provoca sensazioni sgradevoli a livello delle gambe, che obbligano il paziente colpito a muoverle costantemente sia durante la giornata che durante la notte, andando quindi incontro a problemi di sonno.
I sintomi possono verificarsi a qualsiasi età, ma i casi più gravi si registrano di solito negli anziani. I trattamenti prescritti includono farmaci che influenzano i livelli circolanti di dopamina, un neurotrasmettitore cerebrale.
Narcolessia. Si stima che una percentuale compresa tra 0,02% e lo 0,07% degli americani siano affetti da narcolessia. I soggetti con questa condizione sperimentano “attacchi di sonno” durante il giorno, a prescindere dalla qualità del sonno notturno. Gli attacchi durano da alcuni secondi a 30 minuti o più; oltre ad addormentarsi in modo quasi imprevedibile, i pazienti possono andare incontro a perdita di controllo muscolare durante situazioni di stress emotivo, oltre ad allucinazioni, paralisi temporanea e disturbi del sonno notturno. La narcolessia tende manifestare famigliarità, ma si verifica anche in alcune persone che hanno subito traumi o lesioni alla testa. Una volta diagnosticata la narcolessia può essere trattata con farmaci.
Ricordiamo infine le parasonnie, che fanno parte anch’esse dei disturbi del sonno:
bruxismo, che consiste nel digrignamento dei denti;
enuresi notturna, che consiste nell’incontinenza notturna;
incubo, che consiste in sogni angoscianti, talvolta accompagnati da una sensazione di oppressione al petto e/o da difficoltà respiratorie;
pavor nocturnus (terrore notturno);
sonnambulismo, caratterizzato da attività motorie automatiche;
sonniloquio (parlare nel sonno);
sexsomnia, che consiste nell’avere rapporti durante il sonno senza ricordarli il giorno dopo. www.farmacoecura.it/malattie/
sonno-disturbi-del-sonno-ed-insonnia/
Interventi non farmacologici nel trattamento dell'insonnia nell'anziano
Il primo tentativo terapeutico per i problemi di sonno dell'anziano deve essere non farmacologico; a tale proposito è importante ricordare alcune norme comportamentali, definite spesso some "regole per un buon sonno:
1. Non assumere caffè o sostanze contenenti caffeina alla sera, evitare di fumare prima di coricarsi; alla sera l'alcool deve essere assunto in quantità moderate perché può causare frammentazione del sonno. 
2. Stabilire l'ora della cena in modo che sia almeno 3 ore prima dell'ora di andare a letto.
3. Andare a dormire e risvegliarsi possibilmente sempre alla stessa ora, anche nei periodi di vacanza e nei fine settimana.
4. Sviluppare e mantenere un rituale serale prima di andare a dormire (bagno caldo, leggere qualche pagina di libro bere una tisana o del latte), creando così condizionamenti positivi.
5. Evitare di avere troppo caldo o troppo freddo nella stanza o comunque nel letto; fare in modo che la camera da letto sia silenziosa e tranquilla per tutta la notte.
6. Pensare al letto, al cuscino ed al materasso come al posto più comodo al mondo.
7. Usare la stanza da letto ed il letto solo per dormire (non per guardare la TV, per mangiare, leggere, riposarsi, pensare, scrivere); non dormire mai comunque davanti alla TV.
8. Evitare di pensare a ciò che si farà il giorno successivo o ripensare troppo a lungo a ciò che è successo nel corso del giorno; lasciare che la mente divaghi tra luoghi o scenari liberi, casuali e immaginari, fuori dal quotidiano.
9. Se non c'è addormentamento, evitare di rigirarsi a lungo nel letto, ma alzarsi e andare in un'altra stanza.
10. Evitare di utilizzare farmaci che possono provocare insonnia e di soggiornare in ambienti poco illuminati durante il giorno.
Bisogna poi ricordare che la maggior parte delle persone anziane dorme con il coniuge; tutte le scelte su letto, cuscini, materassi, luce, rumori, finestre, vanno condivise.
Anche se è faticoso e poco gradito non recuperare le ore di sonno ritenute perse, la sveglia del mattino deve essere rispettata comunque alzandosi all'ora prestabilita in modo che l'organismo possa mantenere il suo bioritmo sonno-veglia.
Per lo stesso motivo sono da evitare i sonnellini pomeridiani.
La sonnolenza diurna è sintomo da non trascurare: nel Cardiovascular Health Study su 5888 anziani, tra i disturbi del sonno, soltanto la sonnolenza diurna è risultata un fattore associato alla mortalità e morbilità cardiovascolare.
Solo dopo aver lavorato su queste condizioni si dovranno prendere in considerazione i farmaci.
Interventi farmacologici nel trattamento dell'insonnia nell'anziano
Se si decide di iniziare una terapia farmacologica per il sonno dell'anziano, i farmaci scelti dovranno essere valutati in merito alla tolleranza, all'insonnia di ritorno (alla sospensione) e ai possibili disagi diurni.
L'azione dovrà essere di breve durata, poiché se l'azione di un farmaco si protrae durante il giorno, l'azione sedativa residua potrebbe essere dannosa tanto quanto l'insonnia. Inoltre, non bisogna dimenticare che l'anziano trattato con farmaci per il sonno, spesso ha la necessità di alzarsi la notte per urinare e potrebbe quindi presentare un maggior rischio di cadute accidentali.
A tale propostito, la soluzione migliore sembrerebbe rappresentata da farmaci basati sulla Melatonina, in grado di sincronizzare meglio l'orologio biologico.
I farmaci attualmente più utilizzati per il trattamento dell'insonnia nell'anziano sono le benzodiazepine. Le linee guida ne raccomandano l'impiego per un tempo limitato (2 settimane) o con discontinuità, per limitare gli effetti indesiderati come le compromissioni funzionali descritte precedentemente. Tra gli effetti collaterali più segnalati si hanno la sonnolenza diurna e le vertigini. E' utile ricordare che molti farmaci utilizzati per facilitare il sonno hanno lunga emivita, rallentano i riflessi e l'attenzione e agiscono come miorilassanti facilitando negli anziani le cadute; oltre a questi effetti, se assunti a lungo termine, possono ridurre le capacità cognitive (memoria procedurale) e possono dare assuefazione (ciò si verifica con le benzodiazepine a breve emivita).
Si può affermare che l'uso di tali sostanze è sconsigliato per periodi superiori alle due settimane e con continuità.
La melatonina è definita "A Sleep-Promoting Hormone"; la sua somministrazione è abitudine consolidata in presenza di un disturbo del sonno, soprattutto a livello di automedicazione.
La melatonina ha una concentrazione ematica almeno doppia durante la notte rispetto al giorno. E' sintetizzata a partire dal triptofano, un aminoacido introdotto nell'organismo con una grande varietà di alimenti.
La sua concentrazione ematica diminuisce con l'invecchiamento fisiologico e ciò è stato correlato alle alterazioni del sonno presenti in questa età. 
La melatonina è utilizzata come integratore alimentare, talora come vero e proprio farmaco, per la sua capacità di indurre il sonno e di migliorarne la qualità. 
Si prescrive di solito un dosaggio di circa 1-3 mg/die.
E' disponibile una varietà "fast-release", che determina un rapido ed elevato picco di melatonina circolante, agendo come un segnale circadiano in grado di resettare l'orologio biologico, anticipando l'inizio del sonno; la varietà "ritardo" induce livelli di melatonina più bassi ma più prolungati durante la notte, modificando la durata ed il mantenimento del sonno; se la formulazione contiene anche una frazione di melatonina rapidamente disponibile il farmaco sarà ancor più maneggevole.
Solamente l'uso corretto dei farmaci, prescritti dal proprio medico di fiducia o dal medico di base in collaborazione con un esperto del Sonno, può ridurre al minimo i rischi.
L'uso di un diario del sonno e la valutazione dei ritmi circadiani sembra comunque un primo, irrinunciabile passo, per il trattamento di questo disturbo. polisonnografia.it.
La diagnosi dei disturbi del sonno si basa innanzitutto sulla raccolta di una accurata anamnesi. E’ utile richiedere la stesura di un “diario del sonno”: un registro di almeno due settimane in cui la persona descriva il proprio sonno (il numero di risvegli durante la notte, per quanto tempo ritiene di aver dormito eccetera) e le abitudini nella veglia, come l’eventuale pisolino e l'attività durante il giorno, l'uso di stimolanti, l’assunzione di ipnotici, il tipo di dieta o la quantità di alcol giornaliera consumata, oltre al modo in cui percepisce il suo stato d'animo e la vigilanza durante il giorno.
Per riconoscere i soggetti con problemi diurni di sonnolenza è utile ricorrere alla Epworth Sleepiness Scale, scala a 8 punti che prende in considerazione varie situazioni della vita quotidiana, per ognuna delle quali il soggetto deve stabilire in che misura tenda ad appisolarsi o addormentarsi. www.ipasvi.it › ECM › Percorsi Guidati




venerdì 5 maggio 2017

Parlamentare Funzioni

Parlamentare Funzioni
Egregio direttore
ma quando un parlamentare parla in televisione nei talk si rende conto che è lui che fa le leggi e che non sono i cittadini che fanno le leggi ma che lui è pagato per fare delle leggi. In secondo luogo un operaio che sbaglia lo licenziano un parlamentare che da anni fa delle leggi una peggiore dell'altra è ancora lì in Parlamento. Questa è una cosa che mi lascia molto perplesso . distinti saluti
Cesare Fedeli

Risposta
La funzione di un parlamentare è quella legislativa.
Dovrebbe saper non solo quello che scrive ma anche le conseguenze giuridiche ed economiche di ciò che approva.

A volte sembra che non sappiano nemmeno che quello che scrivono diventerà legge.

5.5.2017. Spread a 183,5

5.5.2017. Spread a 183,5

Lo spread tra BTp Bund apre in calo a 183,5 punti dai 192 della vigilia e i 185 punti della chiusura di ieri. Il rendimento è al 2,2%.larena.it.5.5.2017.

L’Ottimista. Sapere che i p.m. fanno pagare le tasse anche ai colossi del Web fa bene all’economia. Sono sicuro che la bit tax qualche problemino lo risolverà.

Economia MEF. Bit Tax

Economia MEF. Bit Tax

Giorno dopo giorno la crescita vertiginosa dei colossi del web erode un pezzo dello stato sociale italiano. Schiacciate dalla feroce concorrenza su internet, le imprese tradizionali incassano sempre meno e pagano sempre meno imposte allargando una voragine scavata nelle casse dell’erario dalle multinazionali della digital economy che fatturano nei comodi paradisi fiscali i ricavi realizzati in Italia. Ma l’Italia potrebbe essere la prima a correre ai ripari con la digital tax allo studio del Parlamento.
I grandi operatori spesso pagano una quota risibile di tasse sui redditi prodotti in Italia, ma anche in altre nazioni, perché hanno allestito le loro sedi operative in paesi europei a fiscalità privilegiata come Irlanda, Olanda, Belgio e Lussemburgo i quali, in cambio degli enormi investimenti e dei posti di lavoro che vengono garantiti, hanno abbattuto la tassazione sui redditi delle imprese rinunciando a gran parte, se non addirittura in tutto al gettito fiscale prodotto da aziende che fanno miliardi in tutto il mondo. Grazie al fatto che la maggior parte delle attività avviene sul web e che questo non richiede la presenza fisica nel mercato in cui si opera, dato che si può interagire con i clienti da un paese diverso da quello in cui si trova l’azienda, queste imprese sono in grado di non ricorrere a quella che tecnicamente viene definita una «stabile organizzazione», un concetto oramai arcaico perché è legato allo stabilimento fisico.
Spesso, però, la «stabile organizzazione» c’è ma non si vede, è occulta, come dimostrano le inchieste della Procura di Milano che hanno “convinto” Apple e Google a versare al fisco, rispettivamente, 318 e 306 milioni.
Quanto vale e quanto costa tutto questo? Non ci sono dati certi sulla digital economy, ma uno studio Ocse parla di una perdita a livello mondiale di entrate fiscali tra 100 e 250 miliardi di dollari, ovvero tra il 4 e il 10% del gettito globale proveniente dalle imprese.
«Bisogna far emergere i redditi della digital economy consentendo all’Agenzia delle Entrate di accertare gli affari che questi colossi fanno in Italia», dichiara il senatore Massimo Mucchetti (Pd), presidente della Commissione Industria del Senato che ha presentato un disegno di legge introducendo la web tax
Non è l’unica iniziativa in questo campo: all’inizio dell’anno scorso, l’allora sottosegretario Enrico Zanetti annunciò che una digital tax sarebbe stata operativa a partire dal 2017, ma poi non se ne fece più niente e la questione venne accantonata dal governo Renzi, lo stesso che a metà 2016 ha nominato Commissario per il digitale il vicepresidente di Amazon Diego Piacentini; un’altra proposta presentata dall’on. Stefano Quintarelli (Scelta Civica) è all’esame della Camera e quella del collega Francesco Boccia (Pd) fu approvata e sospesa.
«La tassazione dei profitti sul web è un problema fondamentale per lo sviluppo del mondo anche perché l’economia digitale riduce sensibilmente i posti di lavoro», ha detto il procuratore di Milano Francesco Greco sentito dalla Commissione del Senato durante le audizioni collaterali all’esame del ddl Mucchetti.
Dopo Apple e Google, il suo ufficio investiga anche su Amazon contestando un’evasione da 130 milioni, e Facebook. «Hanno accettato la stabile occulta, evidentemente qualche problema ce l’hanno», ha aggiunto il magistrato. Senza interventi queste aziende continueranno a godere di «indebiti vantaggi concorrenziali» nei confronti dei
commercianti tradizionali.
Questo potrebbe portare a un aumento dalla pressione fiscale che, facendo aumentare i prezzi in Italia, paradossalmente favorirebbe ancora di più chi risiede nei paesi a fiscalità agevolata.
«Ci si dovrebbe muovere su piani diversi da quelli tradizionali», ha sostenuto Franco Gallo, presidente emerito della Corte costituzionale sulla rivista «Diritto Mercato Tecnologia» riproponendo l’idea della bit tax, si parla di 0,000001 centesimi di dollaro a bit da applicare sui dati trasmessi via internet.
Per Gallo, genererebbe «enormi introiti», potrebbe essere riscossa dai provider e «liquidata paese per paese», anche se c’è il rischio che venga scaricata sui consumatori. Un’idea che piace a Greco secondo il quale, però, deve essere certo che a versarla siano coloro che, fornendo servizi o vendendo prodotti, beneficiano delle autostrade digitali che «i cittadini già pagano lautamente».
Per decidere se una «stabile organizzazione», per quanto virtuale su internet, abbia una concretezza, il disegno di legge prevede che l’impresa che risiede all’estero debba aver svolto in Italia in sei mesi almeno 150 transazioni per un totale di un milione di euro. Il 55% degli italiani è favorevole a una qualche tassazione sui profitti realizzati via internet, ma facendo attenzione ad evitare ricadute negative sugli utenti. Indispensabile un accordo tra stati. Il governo ne parlerà la settimana prossima a Bari alla riunione dei ministri delle finanze dei paesi del G7.corriere.it.4.5.2017.
LOttimista. Sono felice che anche chi guadagna somme enormi facendo concorrenza a chi guadagna il minimo per sopravvivere debba pagare le tasse. Sperando che il legislatore sia dello stesso parere e proceda velocemente.