Partito Politico. Partito Democratico. Segretario. Nuova candidatura
La Segreteria Nazionale attualmente
è così composta. Segretario:Matteo Renzi; Enti Locali: Matteo Ricci, Economia, Lavoro: Filippo
Taddei, Esteri: Vincenzo
Amendola, Welfare e Terzo settore: Micaela
Campana, Pubblica Amministrazione, Innovazione, Made in Italy: Ernesto
Carbone, Scuola, Università, Ricerca: Francesca
Puglisi, Infrastrutture e Trasporti: Debora Serracchiani, Comunicazione: Alessia Rotta,
Riforme istituzionali e Sicurezza: Emanuele
Fiano, Cultura, Turismo: Lorenza Bonaccorsi, Federalismo, territorio,
Europa: Giorgio Tonini, Formazione politica: Andrea De
Maria, Agroalimentare: Sabrina
Capozzolo, Ambiente: Chiara Braga,
Giustizia: David Ermini, Mezzogiorno: Stefania Covello,
Attività Produttive: Valentina Paris, Portavoce e Organizzazione: Lorenzo
Guerini.
Riuscirà Renzi a candidarsi
nuovamente?
Un altro presidente di Regione
scende in campo per "sfrattare" Matteo Renzi dalla segreteria
del Pd: il toscano Enrico Rossi, che si armerà di "più
socialismo" lasciando poco spazio ai tipi alla Farinetti. Se l'operaio
vuole votarci e trova il padrone cambia idea, afferma.
Il 59enne governatore della
Toscana "è stato il primo ad annunciare la candidatura alternativa",
ma in pochi per ora si sono accorti di lui.
Senza sponsor del calibro
di Flavio Briatore, Oscar Farinetti e Sergio Marchionne, tra i più
noti supporter di Renzi, assicura il governatore della Toscana: "Non
dobbiamo confondere la gente. Se l'operaio che vuole votarci trova il padrone
della ferriera a fare gli onori di casa, per prima cosa s'imbarazza e per
seconda cambia idea e vota qualcun altro".
Al segretario del Pd, il
governatore rimprovera il fatto di essere "troppo pokerista, troppo
tentato dall'amore per il rischio (e per il Risiko), tropo pieno di convinzioni
personali".
Bisogna ripartire dalle province
"investire nella più grande risorsa che abbiamo: il nostro
territorio". E' necessaria "un'opera ciclopica per mettere in
sicurezza le nostre case, rifarei un piano che impedisca di costruire. Zero
consumo del suolo. L'agricoltura è un'industria che va scomparendo, ma è la
nostra pietra preziosa".
Rossi si scaglia anche contro
l'abolizione dell'articolo 18: "Il licenziamento senza giusta causa non
deve essere lecito". Infine, il caso Monte dei Paschi di Siena:
"voglio che saltino fuori i nomi dei debitori".
Ad oggi sono quattro i candidati
alla segreteria del Partito democratico. Oltre all'ex premier Matteo Renzi,
Emiliano e Rossi in questi giorni ha avanzato la propria candidatura Roberto
Speranza, esponente della minoranza dem. agi.it/politica/2017/01/30.
“Un congresso del Pd e’
necessario. Se il segretario Matteo Renzi lo nega, e’ lui che fa la scissione,
non sono gli altri. Si può arrivare addirittura alle carte bollate pur di
obbligarlo a fare il congresso”. Così il governatore dem della Puglia Michele
Emiliano alla trasmissione ‘In 1/2 ora’ di Raitre condotta
da Lucia Annunziata.
“Io – aggiunge Emiliano – consiglio vivamente
al segretario di iniziare immediatamente la procedura per il congresso perche’
se non lo fa e’ in una tale difficolta’ politica che rischia di uscirne
assolutamente azzerato come soggetto legittimato a guidare il partito”.
Il governatore pugliese ribadisce
che la ‘scissione la vuole Renzi se non fa il congresso, perchè è lui che
non sta rispettando le norme dello statuto in questo momento’.
Emiliano ritiene che Renzi “non
sta aprendo il congresso e quindi nella sostanza dice ‘io mi faccio le liste
come dico io, distribuisco un po’ di capilista ai vari capicorrente e con
questi vado avanti. Poco importa se perdiamo le elezioni, se non governiamo
piu’ il Paese. L’importante e’ che io salvi questo investimento che ho fatto su
me stesso, i miei amici e i miei collaboratori”.
“Se c’e’ un congresso, e mi
auguro ci possa essere una unica candidatura alternativa a quella del segretario
uscente, e se io capisco che questa candidatura puo’ essere utile e incarnata
da me, non ho nessun problema. Se ce n’e’ un altro che funziona meglio di me
non ho nessun problema a fare campagna elettorale per lui”, spiega Emiliano.
Lucia Annunziata fa notare al
presidente della Regione Puglia, che al momento intorno al suo nome come
candidato alternativo a Renzi stanno maturando molti consensi.
“Probabilmente perche’ – risponde
Emiliano – non appartengo all’area Bersaniana o D’Alemiana; sono stato uno dei
sostenitori di Renzi, sono un uomo indipendente, non faccio parte di nessuna
corrente.
Probabilmente questo mi mette in
una condizione di maggiore facilita’ nel federare tutte le altre aree di
riferimento nel partito”. “Nessuno pero’ – afferma Emiliano – puo’
pensare che io nei confronti del segretario del mio partito abbia un sentimento
negativo: la prima persona con la quale vorrei parlare di questa opzione e’
proprio lui”.
Il governatore pugliese esclude che “Gentiloni
ubbidisca alle esigenze di sopravvivenza politica di Renzi, dimettendosi da
presidente del Consiglio. E’ il piu’ alto onore che un uomo possa avere quello
di guidare il suo Paese”. “E certamente Gentiloni non ci rinuncera’ e non
violera’ il giuramento di fedelta’ alla Costituzione”. agora24.it/2017/01/