lotta all’evasione. “L’idea” – ha detto Conte a Il Messaggero – “è di attivare un meccanismo di contrasto di interessi, che renda conveniente per i contribuenti la rinuncia al contante”. Il modo per farlo sarebbe quello di concedere le detrazioni Irpef solo a chi usa il bancomat. “Insomma, lo sconto fiscale del 19% spetterebbe solo a chi usa una carta elettronica per pagare il medico, la palestra dei figli, le spese funebri o quelle dell’università. Chi paga in contanti perderebbe il diritto alla detrazione”, ha spiegato il premier.
LA bufala
è ovvio che le università evadono le imposte?
Blog su temi di diritto amministrativo e approfondimenti di fatti del nostro tempo, ideato dall'avv. Nicola Centofanti e portato avanti dal figlio dott. Paolo Centofanti
sabato 28 settembre 2019
proposta di referendum abrogativo del sistema elettorale proporzionale
Il centro destra conferma il proprio voto favorevole alla proposta di referendum abrogativo che vuole contrastare l'ipotesi di modifica in senso integralmente proporzionale della legge elettorale in vigore. agi .it
Sono molto preoccupato dal taglio dei parlamentari
Egregio direttore
Sono molto preoccupato dal taglio dei parlamentari che inciderà sulla rappresentanza del mio territorio in parlamento.
Infatti la rappresentanza territoriale ha consentito:
che fosse eliminata l'unica linea di alta velocità che interessava il mio comune;
che fosse eliminata una sezione decentrata del tribunale;
che fosse eliminato il locale Istituto autonomo case popolari per trasferirlo in altra provincia;
che fossero declassati alcuni uffici pubblici eliminando le funzioni dirigenziali ;
che fosse eliminata la sede della banca d'Italia ;
che la sede delle poste fosse venduta ad iniziative private ;
che la sede della provincia fosse venduta ad un fondo immobiliare che garantirà la realizzazione di alcune importanti opere pubbliche mettendo naturalmente i dipendenti dell'ente in uno stabile in affitto.
Distinti saluti
Cesare Fedeli
Sono molto preoccupato dal taglio dei parlamentari che inciderà sulla rappresentanza del mio territorio in parlamento.
Infatti la rappresentanza territoriale ha consentito:
che fosse eliminata l'unica linea di alta velocità che interessava il mio comune;
che fosse eliminata una sezione decentrata del tribunale;
che fosse eliminato il locale Istituto autonomo case popolari per trasferirlo in altra provincia;
che fossero declassati alcuni uffici pubblici eliminando le funzioni dirigenziali ;
che fosse eliminata la sede della banca d'Italia ;
che la sede delle poste fosse venduta ad iniziative private ;
che la sede della provincia fosse venduta ad un fondo immobiliare che garantirà la realizzazione di alcune importanti opere pubbliche mettendo naturalmente i dipendenti dell'ente in uno stabile in affitto.
Distinti saluti
Cesare Fedeli
liceo industriale
Egregio direttore
perché in Italia gruppi politici rilevanti sono sempre stati sfavorevoli ad una educazione impartita dai centri professionali considerandoli una scuola di serie b?
l'industria ha bisogno di nuovi tecnici; perché non inventarsi un liceo industriale .
distinti saluti
Cesare Fedeli
perché in Italia gruppi politici rilevanti sono sempre stati sfavorevoli ad una educazione impartita dai centri professionali considerandoli una scuola di serie b?
l'industria ha bisogno di nuovi tecnici; perché non inventarsi un liceo industriale .
distinti saluti
Cesare Fedeli
costruire un pozzo in Africa
egregio direttore
dicono che una nave delle o.m.g. che salvano i naufraghi in mare costa €1500 al giorno.
Cosa costa costruire un pozzo in Africa per pompare acqua e dare vita a nuove coltivazioni che possono salvare dalla fame gli abitanti ? Distinti saluti
Cesare Fedeli
dicono che una nave delle o.m.g. che salvano i naufraghi in mare costa €1500 al giorno.
Cosa costa costruire un pozzo in Africa per pompare acqua e dare vita a nuove coltivazioni che possono salvare dalla fame gli abitanti ? Distinti saluti
Cesare Fedeli
emigrante integrato
egregio direttore
un emigrante che lavora è un emigrante integrato;
un emigrante che non lavora e' carne da macello per il caporalato .
distinti saluti
Cesare Fedeli
La bufala
chi non vuole che gli emigranti lavorino in Italia?
un emigrante che lavora è un emigrante integrato;
un emigrante che non lavora e' carne da macello per il caporalato .
distinti saluti
Cesare Fedeli
La bufala
chi non vuole che gli emigranti lavorino in Italia?
Democrazia parlamentare basata sul proporzionale Regola 1
Democrazia parlamentare basata sul proporzionale
regola n. 1
Allargare la base del consenso ai piccoli partiti ma fare decidere solo quelli che contano di più come parlamentari
regola n. 1
Allargare la base del consenso ai piccoli partiti ma fare decidere solo quelli che contano di più come parlamentari
giovedì 26 settembre 2019
Dj Fabo non è punibile chi aiuta a morire.
in casi come quello del Dj Fabo non è punibile chi aiuta la persona a morire.
Per la Corte non è da considerarsi colpevole chi, a “determinate condizioni”, “agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che egli reputa intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli”. La sentenza - si legge in un comunicato della Consulta - ha previsto “specifiche condizioni e modalità procedimentali” perché l’aiuto al suicidio rientri nelle ipotesi non punibili, “per evitare rischi di abuso nei confronti di persone specialmente vulnerabili, come già sottolineato nell’ordinanza 207 del 2018″. La Corte è poi tornata a sollecitare “un indispensabile intervento del legislatore” sui temi del fine vita. Un intervento che la società civile attende da anni, e che forse ora non potrà più essere rimandato.
Mindelo Casa Solarino
Per il momento stiamo bene qui, nella nostra Mindelo e nella nostra Casa Solarino e pensiamo che a breve ci concederemo un viaggio, perché è una delle cose che, da emigranti con figli, spesso non si fa più, considerando la necessità di tornare in Italia per rivedere i familiari. Per il futuro non sappiamo cosa faremo esattamente, ma dalla nostra esperienza attuale, abbiamo capito che una volta che ti muovi sei pronto a farlo ancora, perché capisci che è possibile ed emozionante. Quindi chissà…voglioviverecosi.it
Sito web: www.casasolarinomindelo.com
Romano Prodi capo delle missioni internazionali per la pace in Africa
AFRICA: ONU; BAN NOMINA PRODI CAPO GRUPPO ESPERTI
(ANSA) – NEW YORK, 12 SET 2008 – Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha nominato Romano Prodi a capo di un gruppo di esperti delle Nazioni Unite e dell’Unione africana che si occupera’ delle missioni internazionali per il mantenimento della pace in Africa. Lo ha annunciato Michelle Montas, portavoce del segretario generale. romanoprodi.it.12.9.2008
(ANSA) – NEW YORK, 12 SET 2008 – Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha nominato Romano Prodi a capo di un gruppo di esperti delle Nazioni Unite e dell’Unione africana che si occupera’ delle missioni internazionali per il mantenimento della pace in Africa. Lo ha annunciato Michelle Montas, portavoce del segretario generale. romanoprodi.it.12.9.2008
la bufala
dove sono pubblicati i lavori della Commisssione
mercoledì 25 settembre 2019
messaggio di “super” Mario Draghi al governo Conte due
All’Italia serve «Un’agenda di riforme strutturali»: bisogna
diminuire la spesa pubblica e aumentare la concorrenza del mercato italiano. E
i Paesi che hanno un alto debito pubblico devono fare «una politica fiscale
prudente per non destabilizzare la situazione» dell’eurozona. Tradotto: fare
riforme ad ampio respiro, farle bene e farle presto. Perché aumentare il
deficit nella prossima legge di bilancio non risolverà tutti i problemi
dell'Italia. Questo è il messaggio di “super” Mario Draghi al governo
Conte due. Il presidente della Banca centrale europea ha snocciolato i
punti della sua agenda politica con il solito tono pacato, rispondendo alle
domande dei deputati della commissione Affari economici del Parlamento europeo
nella sua ultima audizione a Bruxelles come capo dell’Eurotower.
Primo punto dell’agenda politica di Draghi: pensare in
grande. Aumentare la concorrenza nel mercato italiano sempre più depresso,
velocizzare i tempi della giustizia, più investimenti in ricerca e istruzione.
Perché «Le riforme strutturali sono una categoria più ampia rispetto a le
riforme singole come quella del mercato del lavoro». Non bastano le promesse
bandiera agitate in campagna elettorale per risolvere i problemi dell’Italia.
Il riferimento velato è al reddito di cittadinanza che avrebbe dovuto far
crescere il Pil italiano in un solo anno dell’1,5 grazie al suo effetto
moltiplicatore. Almeno promettevano così Luigi Di Maio e Giuseppe Conte,
quando ancora facevano parte del governo gialloverde. Ma non è successo. Perché
per garantire una crescita stabile e realizzare «obiettivi di equilibrio
strutturale» serve una combinazione di tante riforme a largo respiro, senza
paura di scontentare qualcuno. Draghi ha parlato anche d'intervenire sul
«mercato dei prodotti», gergo da economisti che significa per esempio
aprire il mercato delle libere professioni: notai e ingegneri, per dirne due.
Oppure liberalizzare le concessioni delle spiagge come in teoria imporrebbe la
direttiva Bolkestein, congelata dal governo italiano. Ma bisognerebbe anche
combattere la burocrazia fatta di lacci e lacciuoli, di timbri, di code e
dipendenti poco propensi ad aggiornarsi.linkiesta.it24.9.2019
Io non pago con carta di credito
egregio direttore
Io non pago con carta di credito perché me l'hanno clonata due volte però il 99% dei miei pagamenti avviene con bonifici tracciabili anche i i miei incassi sono effettuati con bonifici ossia tracciabili
distinti saluti
Cesare Fedeli
Io non pago con carta di credito perché me l'hanno clonata due volte però il 99% dei miei pagamenti avviene con bonifici tracciabili anche i i miei incassi sono effettuati con bonifici ossia tracciabili
distinti saluti
Cesare Fedeli
conflitto in Yemen.
il conflitto più censurato perché siamo noi paesi occidentali ad aggredire è lo Yemen. Usa Gran Bretagna Francia insieme ai fedeli alleati sauditi bombardano e assediano la popolazuone da oltre 4 anni. Una stima drammatica parla di quasi centomila bambini morti per mancanza di cibo e medicine. Quello che sta succedendo in Yemen supera per orrore, cinismo, crudeltà e disumanità l’insieme di tutti gli attentati terroristici capitati nel mondo negli ultimi quindici anni. osservatoriodiritti.it/2019/06/14
Il sentore è che la guerra nello Yemen sia un altro tassello
della delicata partita a scacchi che si sta giocando in Medio Oriente. I
ribelli che controllano la capitale San’a sono sciiti come l’Iran,
storici alleati della Russia e del regime di Assad in
Siria.
Si può dire invece che tutto il resto del Medio
Oriente, Isis compreso, sia al contrario sunnita. Far cadere i
ribelli Huthi nello Yemen vorrebbe dire per Stati Uniti e Arabia Saudita indebolire
l’Iran, grande nemica di entrambi i paesi.
Quando il 14 settembre 2019 dei droni hanno attaccato
gli stabilimenti petroliferi di Abqaiq e Khurais, l’Arabia Saudita è stata
costretta in un colpo solo a dimezzare la sua produzione giornaliera di
petrolio.
Subito dopo l’attacco, gli Stati Uniti hanno
accusato i ribelli Huthi e l’Iran di essere i responsabili minacciando dure
conseguenze: per accendere i riflettori internazionali sulla guerra nello Yemen
c’è voluta l’impennata del costo del petrolio, anche se questo attacco ai pozzi
potrebbe portare a una escalation bellica tutta a danno della popolazione
civile ormai stremata.money.it
il dramma della Palestina
il dramma della Palestina
«Violenze continue, vittime umane e schiaccianti bisogni umanitari, dimostrano un allarmante fallimento della comunità internazionale a trovare una soluzione politica per i rifugiati palestinesi», denuncia senza giri di parole il rapporto dell’organizzazione. «Sono passati più di settant’anni dalla fondazione dello Stato di Israele e dalla successiva espulsione di centinaia di migliaia di palestinesi. Oggi 4,8 milioni di persone – l’intera popolazione del territorio occupato – sono esposte alla violenza e metà di queste hanno bisogno di urgente assistenza umanitaria», continua il documento.
La situazione per molti palestinesi peggiora di giorno in giorno. Nella Striscia di Gaza, la Banca Mondiale descrive un’economia in «caduta libera» e i servizi di base sono paralizzati da interruzioni di corrente fino a venti ore al giorno. «L’appello umanitario del 2018 ha ricevuto appena il 45,7 per cento dei finanziamenti necessari per aiutare i 2,5 milioni di civili bisognosi» osservatoriodiritti.it/2019/06/14
conflitto nel Donbass
conflitto nel Donbass
Giunto ormai al sesto anno, il conflitto armato in Ucraina non si ferma e una soluzione concreta non sembra arrivare. Le ostilità continuano a danneggiare le infrastrutture. Centinaia di migliaia di sfollati e case distrutte. Mentre i bambini non possono andare a scuola.
«Anche se nel corso del 2018 sono entrati in vigore cinque accordi di cessate il fuoco, che hanno comportato una riduzione delle vittime, sono stati tutti di breve durata. Il conflitto armato rimane una realtà quotidiana per tutte le persone che vivono vicino alle prime linee», si legge nel documento. osservatoriodiritti.it/2019/06/14
violenza in Burundi
violenza in Burundi
Quando nel 2015 il presidente Pierre Nkurunziza ha annunciato i piani per candidarsi alla presidenza per il suo terzo mandato, le proteste di piazza si sono trasformate in violenti scontri e la polizia ha risposto brutalmente ai disordini politici. Per questo quasi 500 mila persone sono fuggite in cerca di sicurezza nei Paesi vicini. La maggior parte dei rifugiati è scappato nella vicina Tanzania, mentre altri sono andati in Ruanda, Uganda e in Congo.
«A causa della mancanza di attenzione da parte dei media e di finanziamenti inadeguati da parte della comunità internazionale, i rifugiati non sono in grado di coprire i loro bisogni primari. Vivono in campi sovraffollati, non hanno abbastanza da mangiare e sono minacciati dalle malattie trasmesse dall’acqua», denuncia il Norwegian Refugee Council. osservatoriodiritti.it/2019/06/14
Repubblica Centrafricana: 2 milioni senza aiuti
Repubblica Centrafricana: 2 milioni senza aiuti
Nella Repubblica Centrafricana, 2,9 milioni dei 4,6 milioni di abitanti del Paese hanno urgente bisogno di aiuti umanitari. Gruppi armati locali controllano la maggior parte delle regioni e ripetuti episodi di violenza continuano a costringere i civili ad abbandonare le proprie abitazioni. Allo stesso tempo, la criminalità è in aumento.
Vittime delle violenze, anche gli operatori delle ong, che sono stati regolarmente attaccati e intimiditi. Proprio per questo, alcune organizzazioni sono state costrette a sospendere o a ritirarsi. osservatoriodiritti.it/2019/06/14
Congo un milione di sfollati
In Congo ci sono più di un milione di sfollati interni
Nel 2018, quando i combattimenti interetnici sono ripresi nelle province nord-orientali del Nord Kivu e dell’Ituri, centinaia di migliaia di congolesi sono stati costretti a fuggire in Uganda attraverso il lago Alberto. Circa un milione di persone, invece, sono sfollati interni. «La lotta tra gruppi armati per il controllo del territorio e delle risorse, la distruzione di scuole e abitazioni e gli attacchi ai civili hanno creato importanti bisogni umanitari», si legge nel rapporto. A questa situazione si è aggiunto un focolaio di Ebola nell’agosto scorso. .osservatoriodiritti.it/2019/06/14
Camerun conflitto armato
In Camerun la crisi iniziata con proteste pacifiche alla fine del 2016 si è intensificata, fino a diventare un vero conflitto tra gruppi armati governativi e ribelli. Fino ad ora, più di 450 mila persone sono state sfollate e quasi 800 mila bambini non possono andare a scuola.
«Centinaia di villaggi sono stati bruciati, decine di migliaia di persone si nascondono nella boscaglia senza aiuti umanitari e nuovi attacchi sono in atto ogni giorno», scrive Nrc.
«Nonostante l’entità della crisi, i bisogni umanitari non vengono soddisfatti», denuncia l’organizzazione. «La mancanza di informazioni e l’attenzione politica internazionale hanno permesso che la situazione si deteriorasse da manifestazioni non violente a vere e proprie atrocità commesse entrambe le parti».
.osservatoriodiritti.it/2019/06/14
Africa guerre dimenticate Europa salva vite nel mediterraneo
Africa guerre dimenticate
Dal Congo al Donbass, passando per il Camerun, il Burundi,
la Repubblica Centrafricana e la Palestina. Sono queste le crisi
e le guerre dimenticate che ancora oggi continuano a fare morti e feriti.
Ma nonostante questo, grazie anche al silenzio assordante dei media, non
riescono ad ottenere un concreto sostegno internazionale.
A denunciarlo è il Norwegian Refugee Council (Nrc)
che ha appena pubblicato un rapporto annuale sui dieci Paesi con le crisi
più dimenticate al mondo. La lista completa comprende anche Mali, Etiopia, Venezuela e
la guerra
in Libia..osservatoriodiritti.it/2019/06/14
lunedì 23 settembre 2019
Bianconi candidato di Pd e M5s alle regionali
"Sono Vincenzo Bianconi imprenditore umbro di Norcia,
come tanti sono innamorato della mia terra. E' ora di ricostruire il futuro
dell'Umbria perché è una regione straordinaria e civile che ha bisogno di
fortissimi cambiamenti". Con queste parole il presidente di Federalberghi
Umbria accoglie l'invito a candidarsi a presidente della Regione. "Invito
che - spiega - tante forze civiche, associative e politiche mi hanno
rivolto. Il nome di Bianconi è circolato nei giorni scorsi come possibile
candidato di Pd e M5s alle regionali. – rainews.it
Oggi come Presidente Relais & Chateaux sono insieme ai nostri super associati Alfonso Iaccarino di Don Alfonso, Elsa Russo e Nello Pane del Bellevue Sirene a sostenere con i nostri interventi una visione green del mondo, per un turismo più sostenibile, per una economia circolare....e questo lo stiamo sviluppando insieme all’iniziativa Hotel rifiuti zero.. per le nostre coscienze, per i nostri figli, per un mondo migliore facebook
Una buona notizia.
Giorgio Palù Cremona
Dal 20 Settembre 2019 al 03 Novembre 2019
CREMONA
LUOGO: Galleria d’Arte Il Triangolo / Chiesa di San Carlo.
INDIRIZZO: vicolo della Stella 14
CURATORI: Luca Beatrice
COMUNICATO STAMPA:
Frattura, la nuova mostra di Giorgio Palù a cura di Luca Beatrice, è in programma a Cremona dal 20 settembre al 3 novembre: venticinque opere esposte alla Galleria d’Arte Il Triangolo e un’installazione nella chiesa di San Carlo.
Cremonese, architetto di fama internazionale, Palù ha nei confronti dell’arte un approccio necessario, considerandola parte integrante della propria ricerca sui materiali e sulle reazioni innescate in un processo di scambio con il mondo reale. Se l’architettura prevede un “attraversamento”, dunque un utilizzo, da parte dell’uomo, l’arte non si presenta che come frammento di un’esperienza dove il sentire si mescola con la riflessione, l’istinto con la ragione, l’impatto violento con la teoria speculativa. Oggi non c’è più ragione per separare l’arte dall’architettura. A entrambe - non solo, anche alla filosofia e alle scienze - è richiesto di interrogarsi sull’urgenza ambientale, su come le fratture antropocenee causino danni irreparabili al pianeta in cui abitiamo. Nelle sperimentazioni formali e polimateriche di Giorgio Palù, tra resine, ferri, cristalli, marmi, legni, cemento, metalli, emerge costantemente l’idea di superfici non unitarie, emozioni frammentarie che sembrano fatte apposta per porre domande sempre più urgenti. Una su tutte, saremo anche noi in grado, attraverso l’arte, di riparare alle fratture del tempo? arte.it
Frattura, la nuova mostra di Giorgio Palù a cura di Luca Beatrice, è in programma a Cremona dal 20 settembre al 3 novembre: venticinque opere esposte alla Galleria d’Arte Il Triangolo e un’installazione nella chiesa di San Carlo.
Cremonese, architetto di fama internazionale, Palù ha nei confronti dell’arte un approccio necessario, considerandola parte integrante della propria ricerca sui materiali e sulle reazioni innescate in un processo di scambio con il mondo reale. Se l’architettura prevede un “attraversamento”, dunque un utilizzo, da parte dell’uomo, l’arte non si presenta che come frammento di un’esperienza dove il sentire si mescola con la riflessione, l’istinto con la ragione, l’impatto violento con la teoria speculativa. Oggi non c’è più ragione per separare l’arte dall’architettura. A entrambe - non solo, anche alla filosofia e alle scienze - è richiesto di interrogarsi sull’urgenza ambientale, su come le fratture antropocenee causino danni irreparabili al pianeta in cui abitiamo. Nelle sperimentazioni formali e polimateriche di Giorgio Palù, tra resine, ferri, cristalli, marmi, legni, cemento, metalli, emerge costantemente l’idea di superfici non unitarie, emozioni frammentarie che sembrano fatte apposta per porre domande sempre più urgenti. Una su tutte, saremo anche noi in grado, attraverso l’arte, di riparare alle fratture del tempo? arte.it
Migranti offerta limitata ai soli richiedenti asilo. Non per i migranti economici
Migranti offerta limitata
ai soli richiedenti asilo. Non per i
migranti economici
Per i migranti economici Lamorgese
chiederà che vengano inclusi nel meccanismo. Più in generale, Roma punta ad
ottenere da Bruxelles che la Commissione assuma l’onere dei
rimpatri, per i
migranti economici, che sono la maggioranza dei 6.700 arrivati quest’anno in
Italia, Lamorgese chiederà che vengano inclusi nel meccanismo. Più in generale,
Roma punta ad ottenere da Bruxelles che la Commissione assuma l’onere dei rimpatri . Per l’Italia si tratta di un punto decisivo, visto che i
migranti sbarcati sulle navi delle ong sono un’esigua minoranza rispetto al totale degli arrivi e
che solo una quota minoritaria di questi ha diritto all’asilo. Il nuovo governo
Conte – accantonati i porti chiusi di Salvini – non vuole tuttavia mollare sulla linea
del rigore e chiede anche una
rotazione dei porti di sbarco delle navi ong e l’accordo preventivo con un
numero congruo di Paesi disponibili ad accogliere le persone soccorse. Francia
e Germania – cui appartengono la maggioranza delle ong impegnate nei salvataggi
in mare, da Sos
Mediterranée a Medici senza frontiere, da Sea Watch a Sea Eye – sono pronte a farsi
carico ognuna del 25% degli
sbarcati. Non è abbastanza per Roma e La Valletta, tanto più che l’offerta di
Parigi sarebbe limitata ai soli richiedenti asilo.
Anna Fasano al Ministero dell'Economia
Egr. Direttore
vedo una grande opportunità per il govcerno giallo-verde: nominare Anna Fasano presidente Banca Etica come consulente al Ministero dell'Economia. Distinti saluti
Cesare Fedeli
vedo una grande opportunità per il govcerno giallo-verde: nominare Anna Fasano presidente Banca Etica come consulente al Ministero dell'Economia. Distinti saluti
Cesare Fedeli
Anna Fasano presidente Banca Etica Casarini responsabile della ogm Mediterranea
Anna Fasano presidente Banca
Etica - Economista, appassionata di Finanza Etica,
Economia Sociale e organizzazioni del Terzo Settore è direttrice della ONLUS
Vicini di Casa ed esperta di housing sociale. All’interno del Gruppo Banca
Etica ha rafforzato le competenze in modelli di governance, sistemi dei
controlli e gestione delle risorse umane. Componente del Consiglio di
Amministrazione di Banca Etica dal 2010, dal 2016 ha ricoperto il ruolo di
Vicepresidente. Anna ha 44 anni ed è friulana.
Finanzia fra l'altro ong Mediterranea FAusto Casarini responsabile .
La bufala
un finanziamento corretto
La bufala
un finanziamento corretto
domenica 22 settembre 2019
Umbria candidata DI Maolo 5 stelle PD
Di Maolo l’avvocatessa, presidente
dell’Istituto Serafico di Assisi, potrebbe guidare quel «patto civico» proposto
da Luigi Di Maio in vista delle regionali del 27 ottobre. Le uniche parole in
proposito pronunciate dalla possibile candidata sono state : «Nulla da
dichiarare, è il momento della riflessione».umbria24.it
Casarini responsabile al Ministero dell'Interno
egr. direttore
Casarini responsabile della ogm Mediterranea con i finanziamenti di Banca Etica finalmente una buona notizia.
Speriamo che arrivi anche al Ministero dell'Interno come sottosegretario aggiunto così i problemi degli immigrati finalmente si potranno risolvere.
Magari una tassa sulle caramelle potrebbe trovare fondi sufficienti per questa attività umanitaria.
Distinti Saluti
Cesare Fedeli
Casarini responsabile della ogm Mediterranea con i finanziamenti di Banca Etica finalmente una buona notizia.
Speriamo che arrivi anche al Ministero dell'Interno come sottosegretario aggiunto così i problemi degli immigrati finalmente si potranno risolvere.
Magari una tassa sulle caramelle potrebbe trovare fondi sufficienti per questa attività umanitaria.
Distinti Saluti
Cesare Fedeli
sabato 21 settembre 2019
ministro dell’Ambiente Sergio Costa fondo per le imprese con imballaggi ridotti
È stato reso noto che le aziende virtuose che ridurranno o
elimineranno gli imballaggi in plastica saranno agevolate. Quello della
riduzione della produzione della plastica, e quindi dei rifiuti che ne
derivano, è un tema caro al ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa commenta:“Ogni
iniziativa volta a sensibilizzare i cittadini sulla riduzione della produzione
dei rifiuti fa bene al pianeta. Nella legge di bilancio abbiamo inserito un
fondo per finanziare il credito d’imposta per le imprese che producono con
imballaggi ridotti o zero imballaggi. Vogliamo incentivare così la vendita di
prodotti sfusi. Non ha senso pagare di più per un imballaggio che finisce nel
cestino subito dopo l’acquisto – commenta il ministro – E se un imballaggio
dev’esserci necessariamente, le aziende evitino la plastica, perché il pianeta
sta soffocando nella plastica. È ora di dire basta”.
http://www.italiaambiente.it/2018/11/23/
Luca Casarini capo missione della nave Mar Jonio
Luca Casarini
ha cominciato a frequentare gli ambienti antagonisti della sinistra, prima
presso il centro sociale "Pedro"
di Padova.
È stato
leader del "movimento delle Tute Bianche",
uno dei gruppi più discussi all'interno del movimento no-global.
L'azione più
nota in cui Casarini ha giocato un ruolo importante, sia sul campo sia nel
rapporto con i mezzi di informazione nazionali, è senz'altro la contestazione
del G8 di Genova: noto in
precedenza soltanto all'interno del movimento e nella politica locale.
Candidato nel
1999 alle elezioni comunali di Padova, Casarini è stato un consulente del
Ministro per la Solidarietà Sociale Livia Turco nel primo governo Prodi. I Disobbedienti hanno stretto rapporti di
collaborazione con alcuni partiti dell'area della sinistra; aspre sono le
divergenze tra verdi e comunisti nella zona di Marghera, dato che i verdi
tendono a criticare le produzioni industriali mentre i comunisti tendono a
voler salvaguardare i posti di lavoro degli operai.
Suscita
scalpore, nel 2008, la scelta di Casarini di pubblicare un romanzo con la
Mondadori, casa editrice di proprietà della famiglia Berlusconi. Nel 2009 il
Corriere della Sera pubblica una intervista a Casarini nella quale annuncia di
avere aperto una partita IVA per svolgere attività
individuale di consulenza sul marketing e design pubblicitario a Palermo
Il 30
aprile 2017 è stato eletto con Bianca Guzzetta alla carica di
segretario di Sinistra Italiana in Sicilia dal Congresso Regionale del Partito.
Nel
marzo 2019 è il capo missione della nave Mar Jonio che ha
recuperato 49 migranti al largo delle coste libiche e
fatti sbarcare a Lampedusa, viene indagato
con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e
rifiuto di obbedire all’ordine imposto dalle autorità di arrestare
l’imbarcazione.
Ong Mediterranea Saving Humans
Ong Mediterranea Saving Humans
Luca Casarini, noto militante no global all’epoca del G8 di
Genova, parla anche della sua Ong, che contribuisce a fondare nel mese di
ottobre.
Un’organizzazione battente bandiera italiana, sempre più
protagonista dello scontro politico sui migranti.
L’Ong è la prima a non rispettare l’alt delle autorità
italiane nello scorso mese di marzo, quando per tal motivo la Mare Jonio viene
sequestrata e Luca Casarini risulta da allora iscritto nel registro degli
indagati.
“Non abbiamo grandi finanziatori, anche se a me
interesserebbe ci fossero – prosegue infatti il capo missione in mare di
Mediterranea – Non mi interessa niente da dove viene il denaro. Ci fossero
persone perbene che mettono soldi su questa cosa saremmo felici. Diciamo che
finora la nostra è stata Una Raccolta Proletaria”.
Infatti secondo Casarini in realtà gran parte dei soldi
arrivano dal crowdfunding lanciato poco dopo la formazione dell’Ong: Raccogliamo
mezzo milione di Euro nei primi tre mesi”. Ma potrebbero non bastare, sempre
secondo il rappresentante della Ong, perché “Solo una giornata costa 1500 di
carburante”.
L’Ong si è potuta aprire però grazie ad un iniziale finanziamento
da parte di Banca Etica: quasi mezzo milioni di Euro di prestito con le
garanzie offerte da alcuni esponenti di LeU, tra cui Nichi Vendola ed
il deputato Erasmo Palazzotto.ilgiornale.it
venerdì 20 settembre 2019
Conte partito a quando?
L’avvocato degli italiani, Giuseppe Conte, non vuole
andare a votare a settembre soprattutto perché stanno preparando un partito
tutto per lui.
La ‘lista Conte’, un mix di mondo cattolico variopinto tra
solidarietà, rigore e comprensione verso le nuove tendenze della società. A
questo progetto lavorano frange vaticane che non si rassegnano a
vedere emarginata la loro missione, organizzazioni cattoliche del volontariato,
pezzi dell’intelligence e più di qualche grande manager pubblico.
Ormai è tutto un via vai di sondaggi, commissionati sul suo
appeal dal devoto Rocco Casalino, Gradimento che i sondaggi dicono alto
tra gli italiani ma in caduta libera dentro Movimento 5 stelle, per non
parlare della Lega.
Per Grillo, infatti, l’immagine troppo ‘leccata’ del
Presidente ha fatto perdere al M5s la sua forza rivoluzionaria che ora spera di
poter ritrovare con una coppia inedita di lotta e di governo, Roberto Fico,
Presidente della Camera, e Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli.
Chi sta lavorando per la lista Conte è una umanità
variegata, passa dalle segrete stanze Vaticane e lambisce importanti studi
legali. Come quello di Grande Stevens, la cui eredità è stata raccolta da
Michele Briamonte, punto di riferimento in Vaticano dove ha già avuto qualche fastidio.
Nicolaporro.it
scissione 5 stelle dichiarazioni di Di Battista.
si fanno i nomi di parlamentari pentastellati pronti a fare quanto ha fatto Renzi con il Pd. Sempre ieri ha fatto scalpore la dichiarazione di Alessandro Di Battista furiosamente contraria all’alleanza con il Pd. “Il M5s è ormai solo il braccio politico di una entità commerciale, la Casaleggio Associati, che ha già eliminato Beppe Grillo”, ci ha detto ancora.
scissione paventata nelle dichiarazioni di Di Battista.
Un’indiscrezione vorrebbe la scissione anche nel partito pentastellato. Secca la smentita del M5s: “È clamorosamente inventato”
Stando a quanto riportato dal ‘Messaggero’, sarebbero iniziati a circolare già i primi nomi che vorrebbero comporre un nuovo gruppo politico di provenienza pentastellata: Luigi Gallo, Giuseppe Brescia, Barbara Lezzi, Carla Ruocco, Massimo Misiti, Nicola Morra, Mattia Fantinati e Francesco D’Uva.newnotizie.it
votazioni su Rousseau patto civico per l’Umbria
Sono partite le votazioni su Rousseau che per tutta
la giornata vedranno impegnati gli iscritti del Movimento 5 Stelle
sull’importante decisione avanzata dai vertici M5s in merito al patto civico
per l’Umbria. questa mattina ha aperto il voto sulla Piattaforma Rousseau
lanciando un deciso appello ai propri compagni di partito con un nome su tutti
presentato alla platea 5Stelle come candidato Presidente alle Regionali in
Umbria. Il nome che abbiamo proposto come candidata presidente è
l’attuale sindaco di Assisi, Stefania Proietti, una amministratrice
locale molto attiva e una docente universitaria molto apprezzata. Dal Pd
avevano lanciato frenate imponenti proprio sul nome della
Proietti, considerata «troppo debole come candidatura» e soprattutto impegnata
a finire il mandato da sindaco. Per ora la distanza dunque tra Pd e M5s resta
alquanto marcata, ma anche internamente al Movimento non mancano le stoccate contro chi – come Di Battista – aveva
criticato il fidarsi troppo dei dem: «la fiducia si dimostra! E in questo caso
alla prova dei voti in Parlamento e la prima prova di questo Governo è il
taglio dei parlamentari. Va fatto nelle prime due settimane di ottobre. Perchè
qualsiasi cosa accada, alla fine voglio poter dire a tutti che siamo riusciti
in una riforma che gli italiani aspettavano da decenni».ilsussidiario.net
spread banche
il drastico calo dello spread tra BTp e Bund sta
regalando alle banche italiane un vero e proprio toccasana: solo per le prime
cinque, secondo i calcoli effettuati dal Sole 24 Ore sui dati delle stesse
banche, dal 9 agosto scorso il ribasso dello spread si è tradotto in una sorta
di aumento di capitale “virtuale” pari a circa 2,4 miliardi di euro. Dal giorno
in cui la Lega ha presentato al Senato la mozione di sfiducia del Governo
Conte, il 9 agosto scorso appunto, lo spread tra BTp e Bund è infatti sceso di
100 punti base esatti: dai 240 di quel giorno ai 140 di ieri. E per le banche,
che sono piene zeppe di titoli di Stato, questo equivale a una sorta di aumento
di capitale. Caduto dal cielo. Manna allo stato puro. Da circa 2,4 miliardi. ilsole24ore.com
Finanziamento pubblico fondazioni
Finanziamento pubblico fondazioni
L’associazione Openpolis ha puntato un riflettore sulla trasparenza delle fondazioni. “Sulle fondazioni e associazioni private vicine a partiti o leader – scrivono dalla società di analisi – la possibilità di controllo è molto minore”. Dei 102 think tank censiti da Openpolis sono il 10,75% pubblica il proprio bilancio sul internet. Termometropolitico.it
Finanziamento pubblico: il Pd e il Referendum
Finanziamento pubblico: il Pd e il Referendum
In questi ultimi anni è diventata evidente una frammentazione dei partiti in comitati, think thank e fondazioni. Il referendum sulla legge elettorale dello scorso 4 dicembre ne è un esempio lampante. La campagna del Pd per il “sì”, ad esempio, ha avuto promotori di natura diversa; il Pd in quanto partito ha contribuito per 11 milioni di euro, i gruppi parlamentari hanno finanziato la campagna per 1,8 milioni, e infine, troviamo il comitato promotore del referendum “Basta un sì”. A questi possiamo aggiungere la Fondazione Open, vicina a Matteo Renzi, che ha organizzato la Leopolda. Termometropolitico.it
Finanziamento pubblico: Forza Italia
Finanziamento pubblico: Forza Italia
Forza Italia è sinonimo di Silvio Berlusconi. Non si tratta solo di una questione di immagine, ma anche economica. Nel 2013 il partito è stato ricostituito grazie a una donazione di 15 milioni di euro del solo Berlusconi; una cifra pari al 99,5% delle contribuzioni di quell’anno. Ma con la legge sul finanziamento ai partiti questo non è stato più possibile: la legge prevede un tetto massimo di 100mila euro alle donazioni dei privati.
Le conseguenza sono state immediate. Se nel 2014, Fi poteva vantare entrate dalla gestione caratteristica superiori ai 6,6 milioni di euro, nei due anni successivi la stessa voce si è attestata poco sopra i 3 milioni. Termometropolitico.it
Finanziamento pubblico: 5 Stelle
Finanziamento pubblico: il caso dei 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle non è iscritto nel registro dei partiti e di conseguenza non può accedere al 2×1000. Inoltre, non ha depositato uno Statuto che contempli la democrazia interna, uno dei requisiti per accedere al finanziamento. Ma come si finanziano, dunque, i pentastellati se l’associazione M5S ha un bilancio di poche centinaia di euro?.
Innanzitutto, ci sono i comitati elettorali costituiti ad hoc per finanziare le campagne elettorali nazionali. Ma anche in questo caso contribuiscono in minima parte a livello economico. Un gettito economico importante è invece quello che arriva dall’Associazione Rousseau, costituita per il finanziamento della piattaforma omonima e finanziata con le donazioni private dei sostenitori.
Nel 2016 la fondazione vantava 400mila euro di entrate. Ma i veri finanziatori del Movimento sono i gruppi parlamentari di Camera e Senato. Lo scorso anno le entrate dei gruppi M5S in parlamento hanno contribuito per un valore pari a 6 milioni di euro. A differenza da quanto sostenuto, anche in questo caso, si tratta di denaro pubblico: sono infatti le donazioni che Montecitorio e Palazzo Madama corrispondono per il funzionamento dei gruppi. Termometropolitico.it
Finanziamento pubblico partiti
Finanziamento pubblico partiti
Dal 2017 i partiti politici non hanno più diritto ad alcun
finanziamento pubblico. Il governo Letta ha infatti introdotto una legge che
prevede l’abolizione del rimborso e la sua sostituzione con il
contributo del 2×1000 da parte dei cittadini. Il sistema, però, non
ha dato i frutti sperati e ha ridotto in maniera importante le entrate dei
principali partiti. Termometropolitico.it
elezioni generali nel Regno Unito Brexit
elezioni generali nel Regno Unito
Brexit
Le elezioni generali nel Regno Unito del 2015 si svolsero il 7
maggio per eleggere il 56° Parlamento del Regno Unito.
Il Primo Ministro in
carica David Cameron, che governava dal 2010 fu
rieletto per un secondo mandato con il 36,9% dei voti e 331 seggi.
Le elezioni generali nel Regno Unito del 2017 si sono tenute
l'8 giugno
Il voto è stato però anticipato al 2017.
In ottemperanza di una promessa elettorale, la maggioranza
conservatrice alla Camera dei Comuni ha stabilito che si sarebbe tenuto
un referendum sulla
permanenza o meno del Regno Unito nell'Unione
europea.
Il primo ministro David Cameron si è schierato per la
permanenza del Paese nell'Unione, mentre una parte non indifferente del suo
stesso Partito Conservatore si
è posizionata in favore di un'uscita. L'esito ha sancito la vittoria del Leave
sul Remain (52% contro 48%), portando Cameron alle dimissioni sia da premier
che da leader del partito. I parlamentari conservatori hanno eletto la ministra
dell'Interno Theresa May nuova leader del partito.
Respinta la mozione del primo ministro Boris Johnson di elezioni
anticipate al 15 ottobre 2019. La Camera dei Comuni ha deciso la seconda
bocciatura nella notte fra il 9 e il 10 settembre 2019.
Ora, come voluto da Johnson il Parlamento inglese chiuderà per ben cinque settimane.
Ora, come voluto da Johnson il Parlamento inglese chiuderà per ben cinque settimane.
Rimangono dunque diverse incognite sulla questione Brexit.
La scadenza è fissata per il 31 ottobre prossimo.
Oltre quella data non sarà più possibile chiedere alcun rinvio.
Lunedì, però, è entrata in vigore la legge firmata dalla Regina che obbliga il Governo a non uscire dall’Europa prima della fine del mese di ottobre. A quanto pare, però, Johnson sta cercando tutti i modi per poter aggirare i vincoli stabiliti dalla nuova legge.
Lunedì, però, è entrata in vigore la legge firmata dalla Regina che obbliga il Governo a non uscire dall’Europa prima della fine del mese di ottobre. A quanto pare, però, Johnson sta cercando tutti i modi per poter aggirare i vincoli stabiliti dalla nuova legge.
Il 14 ci sarà il discorso della Regina. Così verrà
inaugurato l’inizio di una nuova sessione parlamentare. Il 17 ottobre, infine,
a Bruxelles, vi sarà una riunione del Consiglio
Europeo. Il quell’occasione si tornerà a parlare di Brexit e di
possibili rinvii.befan.it
elezioni Israele
elezioni Israele
Dopo che il voto non ha dato la maggioranza a nessun partito, è scontro tra la forza centrista Blu Bianco e il Likud. I primi rivendicano la vittoria e chiedono di guidare le trattative. "Sorpreso dal fatto che Gantz non raccolga il mio appello”, replica il premier
Dopo il verdetto delle elezioni in Israele, che non hanno dato la maggioranza a nessuno dei partiti in lizza, è scontro tra il partito centrista Blu Bianco di Benny Gantz, che ha ottenuto 33 seggi in Parlamento, e il Likud del premier Benyamin Netanyahu, che si è fermato a 31. "Sarò io il premier del prossimo governo di unità nazionale”, ha precisato Gantz; è intervenuto anche Avigdor Lieberman, leader di Israel Beitenu: ”È il caso di smetterla con gli espedienti politici ed i trucchetti”, ha detto rivolgendosi a Netanyahu, per poi aggiungere: "Vediamo di sederci assieme tu, Gantz e io e di formare un governo nazionale liberale esteso".tg24.skay.it
Spagna tornerà alle urne per la quarta volta in quattro anni
La Spagna tornerà alle urne per la quarta volta in quattro
anni
Il partito socialista del premier Pedro Sanchez, che aveva
vinto le ultime elezioni senza ottenere la maggioranza, non è riuscito a
trovare un accordo con gli altri partiti per formare un nuovo governo.wired.it
Matteo Renzi chiude la fondazione della Leopolda
Matteo Renzi mette i conti in pari e chiude la Fondazione Open, la cassaforte che ha finanziato la sua scalata politica: da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi. La svolta sarà ufficializzata a breve dal consiglio di amministrazione, presieduto dall'avvocato Alberto Bianchi e composto da Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Marco Carrai. Il forziere e braccio operativo di Renzi era stato costruito nel 2012 sotto il nome di Big bang, per avere a disposizione un contenitore che, giuridicamente, potesse ricevere le donazioni dei finanziatori privati.
La fondazione era servita per finanziare iniziative pubbliche come le sette edizioni della Leopolda.
Il Corriere Fiorentino rivela che Open ha raccolto in sei anni circa 6,7 milioni di euro. E adesso chiude con 2 milioni di euro. Fondi che saranno utilizzati per costituire un nuovo partito? E' una delle ipotesi da parte dei commentatori ma non è una certezza. Firenze today.it 2018
Indagato Alberto Bianchi: ex presidente Fondazione Open finanziava la Leopolda
Indagato Alberto Bianchi: ex presidente della Fondazione
Open che finanziava la Leopolda di Renzi
La procura di Firenze ha aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di traffico di influenze a carico dell'avvocato Alberto Bianchi, 65 anni, ex presidente della Fondazione Open, nata per sostenere le iniziative di Matteo Renzi, per anni cassaforte e finanziatrice della Leopolda e attiva fino all'aprile 2018.
La procura di Firenze ha aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di traffico di influenze a carico dell'avvocato Alberto Bianchi, 65 anni, ex presidente della Fondazione Open, nata per sostenere le iniziative di Matteo Renzi, per anni cassaforte e finanziatrice della Leopolda e attiva fino all'aprile 2018.
Sarebbe stata anche effettuata una perquisizione nello
studio di Bianchi. Non è escluso che nell'indagine condotta dalla guardia di
finanza coordinata dal pm Luca Turco vi siano altri indagati. le
verifiche mirano a stabilire se le elargizioni siano state effettuate anche per
garantirsi la conclusione di affari e dunque se fossero la contropartita per
agevolare alcuni imprenditori o aziende. E dunque bisognerà controllare se chi
ha messo soldi nelle casse della Fondazione ne abbia poi tratto vantaggio.nextquotidiano
settembre 2019
Sull’immigrazione intesa temporanea e su base volontaria
Sull’immigrazione intesa temporanea e su base volontaria,
tra alcuni paesi europei – Francia, Germania, Portogallo, Lussemburgo, Malta e
Italia – per redistribuire in tempi rapidi le quote di profughi che
sbarcheranno sulle coste italiane e maltesi.
Le ipotesi riguardano esclusivamente la redistribuzione
degli immigrati aventi diritto ai permessi di soggiorno per motivi di
protezione internazionale, secondo due modalità alternative ancora da definire.
Una prima modalità prevede che tale riconoscimento avvenga
entro breve tempo sui luoghi di sbarco preventivamente alla redistribuzione.
Una seconda, più realistica, prevede che la redistribuzione
avvenga con meccanismi di compensazione, cioè redistribuendo quote di migranti
che hanno precedentemente ricevuto tale riconoscimento nei paesi dove sono
sbarcati, sino alla saturazione del numero dei nuovi ingressi.ilsussidiario.net
In entrambi i casi i migranti per motivi economici, e che
non hanno ottenuto il permesso di soggiorno, rimarranno in capo ai paesi di prima
accoglienza, che dovranno farsi carico anche di attivare le espulsioni e i
rimpatri.
mercoledì 18 settembre 2019
Cambiamo – Lazio
“La nascita del gruppo “Cambiamo” – ha aggiunto il consigliere regionale del Lazio Adriano Palozzi – è stata una scelta di cuore e di testa.
Quello intrapreso insieme al presidente Giovanni Toti, infatti, rappresenta un percorso politico all’avanguardia, fatto di rinnovamento, radicamento sui territori e trasparenza. Un percorso al quale ho fortemente creduto tanto da essere uno dei fondatori del Movimento e dei principali promotori a livello territoriale.
Insieme a tantissimi amministratori locali, nel Lazio stiamo costruendo una grande squadra: umile, competente, vicina alle istanze della comunità.
In Regione Lazio il nostro scopo fondamentale sarà quello di tutelare i diritti dei cittadini attraverso una opposizione concreta nei confronti di una amministrazione regionale, quella guidata dal presidente Zingaretti, assolutamente fallimentare su tutti i fronti: dalla sanità al sociale, dallo sviluppo economico alla mobilità”.https://www.facebook.com/cambiamocontoti/
Quello intrapreso insieme al presidente Giovanni Toti, infatti, rappresenta un percorso politico all’avanguardia, fatto di rinnovamento, radicamento sui territori e trasparenza. Un percorso al quale ho fortemente creduto tanto da essere uno dei fondatori del Movimento e dei principali promotori a livello territoriale.
Insieme a tantissimi amministratori locali, nel Lazio stiamo costruendo una grande squadra: umile, competente, vicina alle istanze della comunità.
In Regione Lazio il nostro scopo fondamentale sarà quello di tutelare i diritti dei cittadini attraverso una opposizione concreta nei confronti di una amministrazione regionale, quella guidata dal presidente Zingaretti, assolutamente fallimentare su tutti i fronti: dalla sanità al sociale, dallo sviluppo economico alla mobilità”.https://www.facebook.com/cambiamocontoti/
Italia Viva
Italia Viva
La necessità renziana di “fare una cosa nuova, allegra
e divertente” (sic). Insomma, qual è la prospettiva che Renzi immagini per un
Paese che si pretenda vivo?
Finora, l’unica indicazione chiara sembra escludere un
intento moderato, centrista, unitario, proclamando in filigrana semmai
unicamente la pervicace intenzione di abbattere “questo governo perché è troppo
di sinistra”, un augurio, un auspicio che sembra essere ancor più terribile
d’ogni invito a “stare sereni”.
Nel frattempo, il generoso Andrea Marcucci fa eco con
spirito entrista: “Resto a fare il mio lavoro nel Pd, non condivido la
scelta di Matteo, sono ancora convinto che ci sia uno spazio importante per i
liberaldemocratici come me. Non sarò mai un nemico di Matteo, mai diventerò un
suo denigratore. Nel Pd mi sento ancora a casa mia, se si dovesse trasformare
in un soggetto sempre più simile al Pds, mi sentirei un estraneo”. Huffigtonpost.it
luogo di battesimo del partito di Renzi in zona Fontana di Trevi. Il padrone di casa è Gianfranco Alibrandi, deputato e imprenditore, uno dei primo ad aderire alla restaura politica di Matteo. italia viva facebookLa bufala
questa sì che è una politica divertente , sopratutto per chi ci campa sopra.
lavoro del politico
Il lavoro del politico è un lavoraccio.
Ogni giorno scrivere e riscrivere programmi in relazione all'alleato di turno.
Riunioni su riunioni per decidere chi fra gli alleati dovrà estrimere il candidato e come sarà composta la squadra di governo.
Ogni giorno scrivere e riscrivere programmi in relazione all'alleato di turno.
Riunioni su riunioni per decidere chi fra gli alleati dovrà estrimere il candidato e come sarà composta la squadra di governo.
Emilia regionali Bonaccini.
Emilia regionali Bonaccini.
Il segretario nazionale del Partito democratico Nicola Zingaretti blinda il governatore Stefano Bonaccini come unico candidato possibile per il secondo mandato in viale Aldo Moro. E lo fa subito dopo che era stato lo stesso Bonaccini a proporre, qualche giorno fa dal palco della festa regionale di Articolo 1, un suo eventuale passo indietro pur di «andare a vedere le carte» e realizzare, anche in Emilia-Romagna, l’asse coi Cinque Stelle. «Qui c’è una bella squadra e un buon presidente che corre per vincere e per difendere l’Emilia-Romagna da quella che potrebbe essere un’aggressione di chi stava distruggendo questo Paese», dice chiaramente il numero uno dei dem riferendosi alla Lega. «Per il quinto anno consecutivo siamo la regione che è prima per crescita in Italia. La disoccupazione è scesa al 6%. Il tasso di attività è di oltre il 71%, siamo primi per occupazione femminile», lo afferma Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna nel primo intervento della terza giornata della Summer School della Scuola di Politiche. Romagnaoggi.it
Emilia regionali Bergonzoni
Emilia regionali Bergonzoni
La Lega ha però già fatto sapere di non voler rinunciare alla senatrice Lucia Borgonzoni come sfidante del governatore Stefano Bonaccini. E così nel centrodestra emiliano-romagnolo la situazione si fa complicata. "Saranno Salvini, Meloni e Forza Italia - precisa Bignami- a decidere come sbrigare questa matassa che in realtà coinvolge anche altre Regioni, come l'Umbria e la Calabria", in modo da arrivare a compiere "la scelta più opportuna per rappresentare la coalizione alle elezioni regionali".ilrestodelcarlino.it
Emilia regionali Bignami
Emilia regionali Bignami
Uno abituato a mietere preferenze difficilmente si
tira indietro quando si parla di elezioni. Galeazzo Bignami candidato
presidente di Fratelli d'Italia alle elezioni regionali
dell'Emilia Romagna, dunque? "Mi è stata chiesta la disponibilità a
candidarmi e io sono a disposizione". La conferma arriva questa
mattina, a margine di una conferenza stampa di Fdi a Bologna.
Il suo nome è stato lanciato da Giorgia Meloni, che
dopo l'ingresso dell'ex Forza Italia nel suo partito, ha accantonato la
candidatura di Meluzzi. ilrestodelcarlino.it
Regionali Calabria NeSci
Regionali Calabria NeSci
nel Movimento 5 Stelle si apre la corsa. Il senatore Nicola Morra ha respinto completamente la proposta di guidare i pentastellati (magari in alleanza con il Pd), mentre la deputata Dalila Nesci ha offerto la propria disponibilità. Negli ultimi giorni, l'ipotesi di un accordo tra i 5 Stelle e i democratici aveva anche alimentato l'ipotesi della candidatura di Pippo Callipo. Nesci, invece, si dice pronta a mettersi in campo: «Io mi ero resa disponibile ancora prima della caduta del governo: lo dissi a Di Maio, gli dissi che sono disposta a dimettermi da parlamentare e candidarmi».«Quello dell’Umbria - ha affermato la parlamentare vibonese - secondo me non è un modello replicabile in Calabria. Anche alle europee ci siamo confermati primo partito, abbiamo mantenuto alta la bandiera del M5s per la serietà con cui abbiamo condotto le battaglie: l'idea di lasciare la responsabilità di aggregare forze ad un esponente del civismo sarebbe sbagliata. E’ il M5s che si deve fare garante di un’aggregazione civica», tanto più ora che pare «possibile che Oliverio indica le elezioni per dicembre». quotidianodelsud.it
Regionali Calabria Occhiuto
Regionali Calabria Occhiuto
In campo, infatti, restano le candidature di Mario Occhiuto per Forza Italia e quella di un governatore indicato dal gruppo Lega-Fratelli d'Italia. In quest'ultimo caso, il nome più papabile resta quello di Wanda Ferro. quotidianodelsud.it
Regionali Calabria Oliverio
Regionali Calabria Oliverio
Mentre il centrosinistra si è diviso sul nome di Mario
Oliverio con la decisione del Pd di non sostenere una sua ricandidatura,
provocando la reazione dello stesso governatore, il centrodestra rischia la
stessa fine. «Io non solo sono iscritto al Pd - ha detto Oliverio - ma ho una
storia e la rivendico. Mi dispiace che qualcuno abbia interpretato o fatto
interpretare, come ha detto il commissario, che Oliverio sia fuori dal Pd. Il
partito è regolato da uno Statuto. Ritengo che le regole valgano sempre anche
quando ci sono i commissari ma, soprattutto, ritengo scorretto e irrispettoso
nei confronti di migliaia di iscritti e militanti pensare che un commissario
mandato da Roma possa fare affermazioni come quelle che sono state fatte». quotidianodelsud.it
umbria candidato FORA
scadenza della presentazione delle candidature per le
elezioni regionali in Umbria, prevista per il 27 settembre
Il civico
sostenuto dal Pd e’ Andrea Fora, ex presidente di Confcooperative ben
visto nel mondo cattolico e tra i Cinquestelle romani – dai tempi in cui fu
inviato a Roma dopo Mafia Capitale per ‘ripulire’ le cooperative finite
nell’inchiesta – ma non viene menzionato nella lettera di Di Maio. Da giorni,
invece, si discute dell’ipotesi di una candidatura di Brunello Cucinelli,
l’imprenditore del cachemire molto influente nella sua regione, che piacerebbe
al Movimento 5 stelle, ma che ad oggi ha sempre smentito questa possibilita’umbriajournal.com
Umbria candidati centrosinistra
Lo scandalo sanitopoli, con le
conseguenti dimissioni di Catiuscia Marini e gli arresti di alcuni dirigenti
regionali e del segretario del partito Giampiero Bocci aveva ovviamente
azzerato tutto il quadro dirigente.
il
capo politico dei 5 Stelle, Di
Maio, dopo qualche giorno di trattativa a Roma, è intervenuto direttamente
con un appello a tutte le forze politiche umbre, affinché facciano un passo
indietro o di lato e si mettano a disposizione per appoggiare in Consiglio
regionale, un esecutivo “civico” svincolato dai partiti.
Magari
con un candidato alla Cucinelli. Più che quell’Andrea Fora, indicato da alcune
liste civiche e dallo stesso Pd.
Adesso a dieci giorni circa dalla scadenza per la presentazione delle liste,
sembra un salvagente gettato in acqua per salvare i naufraghi.
Singolare
ed emblematica ad esempio la posizione della giovane colonnella renziana Anna Ascani che non più di due
settimane in un post sui social se la prendeva con D’Alema, perché questi
spingeva per un accordo nazionale tra Pd e 5 Stelle, poi però quando le è stato proposto di
diventare viceministro all’Istruzione , non ha detto no grazie, fatelo
“senza di me”, ha accettato eccome, e si è detta anche lusingata, e
impegnata a dare il massimo.
L’ex
senatore Leonardo Caponi,
figura storica della sinistra perugina e umbra, scrive: “Se ho ben capito (ma ho ben capito) la
proposta di Di Maio per l’accordo col Pd in Umbria muove da quella cultura
fasciosqualunquista del 5S rivolta, in prospettiva, a scardinare il sistema
democratico della rappresentanza.
Che vinca Fora o il neo candidato in pectore
Cucinelli, l’industriale padre padrone che scaccia i sindacati, sarebbe un
cambiamento da destra nel segno più marcato di un mercantilismo liberista.
Altro che recupero delle vecchie tradizioni del buon governo umbro!
Certo, il Pd umbro meriterebbe di essere mandato all’opposizione. Negli ultimi 20 anni, almeno, ha governato male e con modalità e arroganza da partito unico, spesso in maniera intrecciata e non osteggiata da certi poteri forti, in Umbria più forti che altrove, vedi la Massoneria o la Curia. Non a caso il Vescovo di Perugia e Città della Pieve, cardinal Bassetti, è anche presidente della Cei
Certo, il Pd umbro meriterebbe di essere mandato all’opposizione. Negli ultimi 20 anni, almeno, ha governato male e con modalità e arroganza da partito unico, spesso in maniera intrecciata e non osteggiata da certi poteri forti, in Umbria più forti che altrove, vedi la Massoneria o la Curia. Non a caso il Vescovo di Perugia e Città della Pieve, cardinal Bassetti, è anche presidente della Cei
Pensiamo
ad Aldo Capitini,
l'”apostolo della non violenza”, l’inventore della Marcia della Pace
Perugia-Assisi, il Gandhi italiano, ma anche a Pietro Conti, primo presidente
di Regione, uno degli artefici del regionalismo degli anni ’70.
Giuliano Giubilei candidato Pd sconfitto alle comunali di
Perugia o Walter Verini commissario reggente del Pd, sono facce presentabili,
ma al momento possono solo dare le carte e cercare di salvare il salvabile.
primapaginachiusi.itt
Umbria Donatella Tesei
Donatella Tesei lancia la campagna elettorale sui social e
Matteo Salvini torna in Umbria per due giorni
senatrice, e avvocato, Donatella Tesei utilizza i social per
annunciare l'inizio della sua campagna elettorale per la presidenza della
giunta regionale.
"Nella vita si prendono decisioni forti, di cuore:
la scelta di candidarmi alla guida dell'Umbria è una di queste. I cittadini
chiedono da tempo una Regione diversa. Chiedono, soprattutto, di voltare pagina
dopo gli scandali nella sanità e la cattiva gestione di questi anni
http://www.PerugiaToday.it
consiglio regionale dell’Umbria Daniele Carissimi
Nel puzzle del candidature in vista delle
consultazioni elettorali del 27 ottobre per il rinnovo del consiglio regionale
dell’Umbria spunta il nome di Daniele Carissimi. L’ipotesi di una sua
partecipazione alla tornata elettorale spifferava da qualche giorno. La
conferma che la cosa potrebbe essere molto più concreta del previsto la dà lo
stesso professionista ternano rispondendo ad un commento sulla pagina facebook
“Ambiente adesso”.
Tra post e condivisioni, la possibile candidatura di
Carissimi è stata oggetto di alcune critiche: “Lei, utilizzando la sensibilità
delle persone verso le questioni ambientali, ha fatto una operazione
profondamente scorretta: creare “Ambiente adesso” per fini personali ed
elettorali. Lei ha usato la creazione del gruppo pePotrebbe interessarti: ternotoday.it
martedì 17 settembre 2019
I gruppi di Renzi
I renziani alla Camera
Quelli che sembrano sicuri del cambio di casacca sono Maria
Elena Boschi, Gennaro Migliore, Ivan Scalfarotto, Michele Anzaldi, Roberto
Giachetti, Silvia Fregolent, Marco Di Maio, Anna Ascani, Luciano Nobili, Luigi
Marattin, Lucia Annibali, Mattia Mor, Nicola Carè, Massimo Ungaro. Capo
delegazione sarebbe Ettore Rosato.
I renziani al Senato
In questo caso i senatori pronti a spostarsi sono Francesco
Bonifazi, Teresa Bellanova (che sarà capo-delegazione all'interno del
governo giallorosso), Tommaso Cerno, Davide Faraone, Eugenio Comenicini, Nadia
Ginetti, Ernesto Magorno, a cui si aggiunge la ex forzista Donatella
Conzatti. Agi.it
LA bufala
se non hai i gruppi, non prendi rimborsi elettorali.
I fondi ai gruppi parlamentari
I fondi ai gruppi parlamentari sono un canale
essenziale del finanziamento pubblico alla politica, specie in vista
dell’abolizione dei rimborsi. Tagliate le spese che i partiti possono
permettersi, sono i gruppi a farsi carico di aspetti essenziali.
Alcuni dei canali del finanziamento pubblico
tradizionale vanno esaurendosi o vengono messi in discussione, sostituiti
da nuovi sistemi come il 2×1000. I rimborsi elettorali, azzerati dal 2017;
i contributi ai giornali di partito, di cui un disegno di legge in esame al senato
propone l’abolizione; i contributi ai gruppi del consigli regionali, che la
riforma costituzionale prevede di eliminare.
Rimangono in piedi, invece, i contributi ai gruppi
parlamentari. Questi soldi servono, proprio come nel caso delle regioni, a pagare
le loro spese correnti e il personale di cui hanno bisogno,
come funzionari, esperti giuridici e di comunicazione. Con la
riduzione dei soldi diretti ai partiti, i gruppi parlamentari
sono diventati attori politici più rilevanti rispetto al passato.
Per esempio, sono loro a finanziare parte della
comunicazione del partito. Possono acquistare spazi pubblicitari e organizzare
eventi: formalmente solo per promuovere la loro attività parlamentare ma, come
sottolineato più volte, è molto labile il confine con la propaganda politica
del partito.
Per contribuire alle funzioni istituzionali dei
gruppi, camera e senato hanno erogato 49 milioni di euro nel 2014.
Nello stesso anno i partiti, con i rimborsi, hanno ricevuto molto meno: 35
milioni. Perciò questo canale di finanziamento sta acquisendo un ruolo di
rilievo nel panorama dei soldi pubblici alla politica.
Nel 2014,
la camera ha versato un contributo medio per ciascun deputato pari a 47.856,31
euro, mentre al senato il trasferimento medio per membro è stato
di 59.383,92 euro. In totale, stiamo parlando di circa 30 milioni di
euro nella camera “bassa” e di 19 milioni di euro in quella “alta”. openpolis.it/2016/08/01
partiti finanziamento pubblico.
I conti non tornano. Le casse del Partito Democratico
sono sempre più vuote. Il tesoriere di Zingaretti, Luigi Zanda, ha
certificato un buco da 600mila euro nel bilancio dell’ultimo anno mentre i
crediti vantati dal Nazareno nei confronti dei parlamentari PD ammontano a più
di 820mila euro. I parlamentari Pd dovrebbero versare al partito 1500 euro
al mese ma non lo fanno e secondo Zingaretti e Zanda chi dovrebbe pagare? Ma i
cittadini naturalmente!
Zanda, infatti, nella legge num. 653 presentata al Senato
chiede ben 90 milioni di euro delle tasse degli italiani per foraggiare le
casse dei partiti con il finanziamento pubblico. Finanziare le campagne
elettorali, i leasing delle auto, viaggi e alberghi dei parlamentari dem
sarebbe dovere degli italiani, di chi con il sudore della fronte si guadagna il
pane ogni giorno! I deputati e senatori PD possono continuare ad intascare
14 mila euro al mese mentre, secondo il tesoriere di Zingaretti, a pagare i debiti
del PD dovrebbero essere i cittadini? Non bastano tutti i sacrifici fatti
in questi anni dai lavoratori per mantenere stipendi e vitalizi della Casta che
loro rappresentano, ora anche la beffa con la richiesta del finanziamento
pubblico già bocciato dai cittadini nel 1993 con un referendum!
Ma il PD è in buona compagnia: anche Giorgia Meloni è
firmataria di una legge che rivuole il finanziamento pubblico, come annunciato
in un recente convegno alla Sapienza dal suo collega di partito Rampelli. PD e
Fratelli d’Italia uniti nel chiedere soldi agli italiani per finanziare la
propria attività politica! PD e Fratelli d’Italia ritirino subito le leggi
vergogna e la smettano di voler spremere i cittadini! Se ne facciano una
ragione: continueremo a tagliare gli sprechi e a sforbiciare i privilegi che
loro continuano irresponsabilmente a difendere. Postato il 9 luglio 2019,
9:46 Mo Vimento 5 Stelle
lunedì 16 settembre 2019
Il pentapartito è pronto
Cosa c'è dietro la scissione di Matteo Renzi dal Pd? Lo
spiega, sinteticamente, Alessandro Sallusti nel suo editoriale sul Giornale:
"Indebolisce il Pd di Zingaretti da tutti i punti di vista. Si mette in
proprio, accede al cospicuo finanziamento pubblico concesso ai
gruppi parlamentari, avrà sue delegazioni ai tavoli di qualsiasi trattativa e,
cosa importante, una quota certa delle 400 nomine, senza dovere più
passare da Zingaretti, che il governo sarà chiamato a fare nei prossimi
mesi". Liberoquotidiano.it
Il pentapartito 5 stelle, PD, LEU, Renzi, Calenda Siamo Eurpei è pronto. MA
non ci avevano detto che ci voleva un premio di maggioranza per garantire la
governabilità.
Il problema è che lo richiede solo chi alle ultime elezione
ha sfiorato il 40%, salvo poi cambiare idea.